Dolce di zucchine viareggino – la Scarpaccia

Dolce di zucchine viareggino - la Scarpaccia

questa è una ricetta bis. una Scarpaccia-bis.
perché la prima versione non era proprio standard.
In Scarpaccia Viareggina avevo dato una mia interpretazione della ricetta classica, ossia il dolce di zucchine tipico della mia cittadina. in realtà non avevo snaturato la ricetta, avevo mantenuto dosi, quantità e ingredienti. ma i puristi della Scarpaccia inorridirebbero a vederla cotta in stampi monoporzione.
e di silicone poi!!!
obbriobrio!
quindi è giunta l’ora di fare un vero e proprio omaggio, se non tributo, al dolce più famoso della mia città. e devo ammettere con un po’ di timidezza, conosciuto SOLO nella mia città 😛
ma perchè?
non perché è cattivo. anzi.
è solo STRANO.
ma parecchio strano.
perché zucchine e zucchero sono un abbinamento che lì per lì ti lascia un po’ perplesso.
fin quando non lo assaggi. e te ne innamori.

Creme brulee alla Amélie (ossia a modo mio)

Creme brulee alla Amélie (ossia a modo mio)

Oggi ho sfidato per voi il mio più acerrimo nemico: IL CARAMELLIZZATORE!!! (anche conosciute come “le tragicomiche avventure della Vale e il caramellizzatore”)
era un po’ che volevo fare una creme brulee, in realtà devo ammettere con un po’ di vergogna che non l’avevo mai neppure assaggiata, ma vi ricordate “Il favoloso mondo di Amelie”? quando lei diceva che rompere con il cucchiaio la crosticina croccante della creme brulee era una delle cose che la rendeva più felice?
beh ecco, volevo provare quella sensazione anche io! rompere la crosticina, non essere felice, tanto per essere chiari, anche se un po’ di felicità e soddisfazione me l’ha donata questa operazione di scucchiaiamento feroce 😛
allora mi sono presa coraggio e ho sfidato il caramellizzatore. ho un po’ il terrore delle fiamme libere. finchè sono attaccate al fornello o al forno va tutto bene, no problem! non importa quanto sia grosso il forno o il fornello (uso entrambi di quelli industriali quindi sono enormi) per me di lì non scappano!
con il cannello invece la fuga era possibile se non probabile…ma innanzi tutto prima di accenderlo dovevo ricaricarlo, più semplice a dirsi che a farsi! istruzioni scritte in turco-ottomano, disegnini minuscoli che ci voleva un ingegnere della NASA per comprenderli, alla fine mi butto e tento l’impresa, convinta di avere azionato tutte le leve nella posizione giusta (ma qual’era la posizione giusta? difficile capirlo dalle immagini!) se non che il caramellizzatore comincia a tirar fuori gas come se non ci fosse un domani PSHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH….

Torta bollita al caffè – Nigella style

Torta bollita al caffè Nigella style

La torta bollita al caffè è un dolce che ho visto fare in tv a Nigella, la mia dea della cucina calorica e burrosa. Beh non è proprio identica, ho cambiato qualcosina in qua e in là, perchè non riesco mai a tenere le mani a posto, ma diciamo che lo spirito di Nigella è vivo e vegeto in questo dolce!
Spirito che si nota fin da subito nella facilità e nella velocità di esecuzione, in 5 minuti la torta è pronta per essere infornata. Nigella mi ha sempre dato l’idea di una persona che ama cucinare, ma senza troppi pensieri, ama spasmodicamente il cibo, ma predilige le ricette easy e veloci, perchè il cibo deve essere piacere e relax, non causa di stress.
Interessante è anche il procedimento, visto che è diverso da quello a cui sono (e probabilmente siamo, qui in italia) abituati, è una torta che prevede una bollitura di alcuni ingredienti sul fuoco, e poi l’aggiunta di altri a freddo. diciamo che è un dolce che fa tutto quello che fin’ora vi ho detto di non fare….mettere le uova in un liquido caldo, non montare niente con le fruste, nè burro nè uova, prevede l’inserimento del lievito in un composto tiepido, cosa che fa partire istantaneamente il procedimento di lievitazione, etc….
ero un po’ timorosa riguardo alla riuscita, ma Nigella è Nigella, quindi ho voluto provarla e fidarmi, e sorpresa, era buonissima!!! poteva Nigella tradirmi? ASSOLUTAMENTE NO!

Scarpaccia viareggina – dolce con zucchini

Scarpaccia - Italian zucchini cake (from Tuscany)

Bhe questo è un classico. un classico della mia famiglia, un classico della mia città.
la scarpaccia viareggina è una ricetta di mia nonna, da lei è giunta a mia mamma e ora nelle mie mani.
non esiste una ricetta codificata della scarpaccia viareggina a quanto so, ognuno la fa a modo suo, infatti è possibile assaggiarne varie versioni (ne esiste anche una salata, che fanno verso Camaiore) ma mia mamma mi dice sempre “non ne ho mai assaggiata una buona come questa!” e io mi fido!
è un dolce della tradizione popolare, povero, e devo ammetterlo anche parecchio strano, perché in effetti gli zucchini in un dolce non sono molto normali. capirete la mia sorpresa quando invece ho appreso che in america fanno un dolce simile, ossia lo zucchini bread, non potevo crederci!
ma la cosa che mi fa più sorridere è che spesso lo facciamo all’hotel dove lavoriamo e gli ospiti sono sempre un po’ perplessi. o meglio si dividono in due gruppi: quelli dal palato coraggioso che assaggiano tutto senza timore, e quelli che invece sono abitudinari e sono destabilizzati parecchio da un dolce a base di zucchini.