Creme brulee alla Amélie (ossia a modo mio)

Creme brulee alla Amélie (ossia a modo mio)

Oggi ho sfidato per voi il mio più acerrimo nemico:  IL CARAMELLIZZATORE!!! (anche conosciute come “le tragicomiche avventure della Vale e il  caramellizzatore”)
era un po’ che volevo fare una creme brulee, in realtà devo ammettere con un po’ di vergogna che non l’avevo mai neppure assaggiata, ma vi ricordate “Il favoloso mondo di Amelie”? quando lei diceva che rompere con il cucchiaio la crosticina croccante della creme brulee era una delle cose che la rendeva più felice?
beh ecco, volevo provare quella sensazione anche io! rompere la crosticina, non essere felice, tanto per essere chiari, anche se un po’ di felicità e soddisfazione me l’ha donata questa operazione di scucchiaiamento feroce 😛
allora mi sono presa coraggio e ho sfidato il caramellizzatore. ho un po’ il terrore delle fiamme libere. finchè sono attaccate al fornello o al forno va tutto bene, no problem! non importa quanto sia grosso il forno o il fornello (uso entrambi di quelli industriali quindi sono enormi) per me di lì non scappano!
con il cannello invece la fuga era possibile se non probabile…ma innanzi tutto prima di accenderlo dovevo ricaricarlo, più semplice a dirsi che a farsi! istruzioni scritte in turco-ottomano, disegnini minuscoli che ci voleva un ingegnere della NASA per comprenderli, alla fine mi butto e tento l’impresa, convinta di avere azionato tutte le leve nella posizione giusta (ma qual’era la posizione giusta? difficile capirlo dalle immagini!) se non che il caramellizzatore comincia a tirar fuori gas come se non ci fosse un domani PSHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH….
me ne scappo a gambe levate dalla cucina con 4 fuochi accesi, abbracciando il caramellizzatore e stringendolo al petto per fare uscire meno gas possibile, e fuggo in giardino…alla fine è sempre gas butano, volevo evitare di dar fuoco a tutto l’albergo!
credo di avere messo tropp gas e lui voleva giustamente buttarlo fuori per non esplodere, infatti dopo 5 minuti di sfiatamento ininterrotto ha smesso. al che sono tornata dentro, altri 10 minuti per capire da che parte girare altre leve e finalmente sono riuscita a tirare fuori la fiamma…FIUHHHH… sembrava un mini-fiamma ossidrica!
non vi dico come stavo mentre caramellavo…tipo tutta all’indietro con il corpo e tutta in avanti con il braccio (tra l’altro ha anche i capelli lunghi quindi non volevo auto-incendiarmi!) e poi dopo 5 minuti che caramelli quell’aggeggio diventa rovente e non sai più come tenerlo in mano nè spengerlo. insomma…credo la mia prima e ultima volta che l’adopererò!
però il risultato è stato buonissimo, diciamo che ne è valsa la pena…tutte queste peripezie un po’ comiche, un po’ sceme (vorrei vedere se in tutte le cucine d’albergo ci fossero dei cuochi così rinco si andrebbe poco avanti!) hanno comunque portato alla luce delle buonissime creme brulee!
e la crosticina caramellata. c’era davvero! era come nel film! non potevo crederci!
c’ho picchiettato col cucchiaio e ha fatto TOC TOC…mi sono quasi emozionata.
poi c’ho picchiettato più forte e si è rotta, e la crema soffice e morbida sotto era lì ad attendere. che contrasto, morbido e croccante in una sola cucchiaiata!

Creme brulee alla Amélie (ossia a modo mio)
Creme brulee alla Amélie (ossia a modo mio)
Creme brulee alla Amélie (ossia a modo mio)
Creme brulee alla Amélie (ossia a modo mio)
Creme brulee alla Amélie (ossia a modo mio)
Creme brulee alla Amélie (ossia a modo mio)
Creme brulee alla Amélie (ossia a modo mio)
Creme brulee alla Amélie (ossia a modo mio)
Creme brulee alla Amélie (ossia a modo mio)
Creme brulee alla Amélie (ossia a modo mio)
Creme brulee alla Amélie (ossia a modo mio)
Creme brulee alla Amélie (ossia a modo mio)

devo dire che non sono una gran fan del caramello o delle zucchero caramellato perchè lo trovo un po’ troppo dolce, ma in questo caso l’abbinamento è divino! sicuramente siamo sul tendente al dolce, questo non posso negarlo, quindi se vi piacciono i sapori più neutri queste creme brulèè sicuramente non fanno per voi!
come in tutte le creme ho l’abitudine di usare uova intere, e non soli tuorli, perchè il sapore secondo me non ne risente e si ha una crema con meno grassi (e soprattutto senza sprechi, che fare poi degli albumi? non si possono fare tonnellate di meringhe ogni volta che si prepara una crema!)
Ora qualcuno potrà avere da ridire (e non a torto) sul fatto che nella creme brulee si dovrebbero usare solo i tuorli, oppure la panna al posto del latte, oppure niente farina, beh ma sì insomma….è una creme brulee a modo mio, come d’altronde dice il titolo (più che altro un incrocio tra un brulee e una catalana)…quindi è così come la vedete qua sotto 😛 il risultato è ottimo, provare per credere.
se poi non è proprio come la ricetta originale al 100% a me poco importa (e spero anche a voi) 😛

Ingredienti per 4 Creme brulee alla Amélie :

  • 400 ml di latte
  • 2 uova intere
  • 140 gr di zucchero semolato
  • 40 gr di farina
  • 2 bustine di vanillina
  • scorza di limone
  • zucchero di canna q.b.

Procedimento:

In una ciotola mescolare la uova con lo zucchero, aggiungere poi la farina e la vanillina. Unire anche il latte e due pezzetti di scorza di limone tagliati al coltello (che poi verranno tolti). Mettere sul fuoco e mescolare usando un mestolo di legno piatto o una marisa.
Mescolare continuamente al centro e ai bordi fino a che la crema non si addensa, stando attenti ai grumi, quando si è addensata lasciare bollire per circa 1 minutino (si deve vedere qualche bolla che si forma sulla superficie della crema) e poi spengere.
Lasciare freddare, girando di quando in quando, poi mettere in 4 cocottine e aspettare che si freddano (si può mettere in frigo per accelerare il processo).
Quando sono fredde cospargere con abbondante zucchero di canna, la superficie deve essere bella ricoperta e con un cannello caramellizzatore bruciacchiare la superficie della creme brulee di modo che diventi caramellata (deve diventare bruna e sfrigolare), non avvicinare troppo il cannello altrimeni si brucia.
Lasciare freddare e servire.

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