Ghirlanda di strudel – idea natalizia

E’ il primo strudel che faccio.
no… veramente non è il primo strudel che faccio. ne ho fatti molti in precedenza, ma è il primo VERO strudel che faccio.
cioè con tutti i crismi.
con la vera pasta strudel ecco.
che è un po’ il mostro finale.
quella che tutti temono.
lo devo dire? lo dico!
non mi è sembrata poi tanto difficile! sarà che con le paste “stese” ci vado parecchio d’accordo, ma non ho trovato tutta questa difficoltà che si narra in giro.
stesa subito al primo colpo, sottile era sottile.
vabbè non ci si leggeva attraverso una pagina di giornale, così si dice che debba essere una vera pasta strudel, trasparente, ma a vedere dalle foto della fetta tagliata, e considerando che in dei punti era pure a doppio per l’effetto sovrapposizione, beh direi che era sottile.
niente buchi, niente drammi durante l’arrotolamento.
è venuto tutto molto naturale.

Porridge di natale all’arancia e cannella

Tutto questo parlare di Natale, di storie di piccoli folletti (qui) e di avena mi ha fatto pensare al porrigde. e al fatto che non ho mai postato una ricetta di porrigde sul blog.
quindi devo assolutamente rimediare.
il porrigde lo scoprii molti anni fa, quando un amico di mio fratello, per metà americano, ce lo fece assaggiare.
lo adorai subito.
dovete sapere innanzitutto che il porridge è una zuppa d’avena dolce, una pappetta semiliquida, sicuramente dall’aspetto non invitantissimo, ma dal sapore delizioso, se ben speziata ed aromatizzata.
l’avena non contiene quasi niente glutine, ma contiene amido. accade un processo chimico per cui mettendola sul fuoco e scaldandola per 5-10 minuti assieme al latte, questo amido si libera e si crea una zuppetta densa e leggermente collosa, il latte si inspessisce e l’avena si “scioglie”.
beh…diciamo che la mia versione speedy che spesso preparo all’hotel non è proprio la classica versione del porridge ma viene benissimo.
la versione speedy consiste nello sparare calore a 100 gradi con la bocchetta della macchina da caffè, ma quella da bar. non quelle piccoline, altrimenti ci mettete un’ora!!!! altro che speedy!
la riuscita del porridge dipende molto anche dal tipo di cereale che usate.
ad es esiste proprio l’aveva per porridge.

“50 sfumature di…mela – Crumble di mele speziati”

Con i crumble di mele speziati faccio una cosa che mi piace tanto….ottimizzo il mio lavoro!!!!
innanzitutto è la mia terza ricetta per il progetto “50 sfumature di…mela” che se per caso ve lo siete perso basta che seguiate il link. in pratica un interessante progetto di collaborazione tra 12 blog che seguono il fil rouge della mela.
e come seconda cosa è una ricetta natalizia.
quindi i classici 2 piccioni con 1 fava XD.
se avete letto i miei Pretzelini – I panini a forma di pretzel, saprete che non ho un repertorio di ricette natalizie vero e proprio, così ho deciso di proporvi ciò che secondo me è Natale.
quei sapori, odori, sensazioni, colori che mi riportano a questa festa.
del resto il Natale è una festa molto personale, che ognuno festeggia come vuole, e credo sia bello mostrare anche una certa diversità (ricette curiose per blogger curiosa, non fa una piega, no? XD)
come le spezie, la cannella ad esempio, lo zucchero muscovado e l’uvetta presenti in questo crumble. e così le mele, che sono un frutto tipicamente invernale.
anche l’avena per me è un ingrediente natalizio, infatti è molto usata nei paesi nordici per fare il porridge, una specie di crema/budino/zuppetta/pappetta dolce davvero buona se fatta a regola d’arte.
l’avena mi ricorda il Natale soprattutto per le migliaia di favole e fiabe che ho letto, amo la cultura nordica, e soprattutto quella dei paesi scandinavi.
dovete sapere che in Svezia si ha la credenza che esistano dei piccoli folletti che abitano le fattorie chiamati Tomte o Nisse, in pratica quelli che noi ci figuriamo come gli gnomi dai cappelli a punta, spesso sono vestiti di grigio con un cappello rosso.

Pretzelini – Panini a forma di pretzel tedeschi

Pretzelini…non lasciatevi sviare dal nome. Non sono mini-pretzel.
Sono dei panini a forma di pretzel.
Il Natale si avvicina e mi sono detta che devo assolutamente fare delle ricette natalizie.
ottimo, se non fosse che so da che parte cominciare! XD
perchè non sono una grande fan delle feste quelle con le lettere maiuscole, e in casa mia il Natale sì che si festeggia, ma non abbiamo delle ricette tradizionali, come in molte famiglie, che ogni anno, con cura quasi maniacale, preparano sempre lo stesso rigoroso menù.
intendo sia per il dolce che per il salato. non abbiamo mai festeggiato un Natale con un dolce tipico natalizio (se non quelli appunto comprati, tipo Pandoro e Panettone), per il resto siamo sempre andati ad estro, quello che ci andava e piaceva sul momento.
così, nel momento di mettermi a cucinare qualcosa di natalizio mi sono trovata in difficoltà.
non ho un vero repertorio da cui pescare.
non posso andare a frugare nell’agenda di mia mamma che è il mio libro guida, sopratutto in materia di dolci, perchè non esiste una sezione “Natale”.
così ho deciso.
e vi cucinerò io qualcosa che mi fa Natale.
magari non sarà qualcosa proprio di natalizio al 100% ma per me cattura lo spirito del Natale! XD
cioè i Pretzeln.
io adoro i pretzeln, in tutte le forme e misure, da quelli piccolini e croccanti che si comprano al supermercato, a quelli giganti che si trovano alle feste della birra.
sono come le ciliegie per me. una volta sentito il sapore, non riesco a smettere.

Apple gingerbread – Pan di zenzero alle mele

Apple gingerbread - Pan di zenzero alle mele

Stamani mi sveglio con l’ispirazione di fare il pan di zenzero.
so che non è Natale, neppure lontanamente, ma l’abbassamento delle temperature mi ha ricordato che l’inverno sta arrivando, tipo nel Trono di spade.
così me ne vado tutta bella felice al lavoro, bella felice un corno, avevo un torcicollo di quelli epocali, complice il freddo e il vento degli ultimi giorni….ma parlo di quella felicità, impazienza e frizzicore nelle mani che un nuovo progetto o idea ti infonde.
se non che arrivo all’hotel, mi prepararo tutti i miei begli ingredientini e quando vado a cercare lo zenzero candito, che avevo letto essere necessario per il pane di zenzero, non lo trovo.
chiedo in giro, e nessuno sapeva dove questo zenzero birichino si fosse nascosto.
dopo mezz’ora di indagini spunta mia mamma che con candore e naturalezza fa
“ah? lo zenzero? beh l’ho mangiato io!”
dopo i primi istanti di incredulità, se avete mai mangiato lo zenzero candito così, senza niente di accompagnamento, sapete di che sto parlando , le chiedo se l’avesse finito proprio tutto tutto, una confezione da 50 gr.
la triste risposta era un “sì”
in un attimo ho visto sfumare i miei sogni di gloria…
ma siccome non è da me perdermi d’animo ho studiato qualcos’altro.