Pesce spada panato alla siciliana

E’ un modo di cucinare tutto palermitano. Carne o pesce vengono prima passati in olio e poi nel pangrattato generalmente aromatizzato con prezzemolo, menta o rosmarino oltre al sale e al pepe. Il pesce spada panato alla siciliana è un secondo squisito nella sua semplicità, può essere cotto in padella, al forno o alla griglia, il pesce così cucinato dalla consistenza morbida è molto amato dai bambini.

Pesce spada panato alla siciliana

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Ingredienti
3 fette di pesce spada
200 gr. pangrattato
1 mazzo di prezzemolo
15 foglioline di menta
1 spicchio di aglio
1 cucchiaino di origano
sale e pepe q.b.
olio extravergine di oliva

Procedimento

Per prima cosa preparare l’emulsione che servirà ad insaporire il pesce. Lavate e tritate finemente un paio di foglioline di prezzemolo e di menta, riuniteli in un contenitore con uno spicchio di aglio intero, il succo di un limone, un pizzico di origano, olio extravergine di oliva, sale e pepe ed emulsionate bene tutti gli ingredienti sbattendo con una forchetta e tenete da parte.

Pesce spada panato alla sicilianaPesce spada panato alla siciliana

 

 

 

 

 

 

 

 

In un piattino mettete l’olio extravergine di oliva con un pizzico di sale e in un’altro il pangrattato con il prezzemolo tritato. Passate le fette di pesce spada prima nell’olio e poi nella mollica. Scaldate una padella e fate cucinare le fette 5  minuti per lato, servite bene subito accompagnando con l’emulsione preparata in precedenza.

Pesce spada panato alla sicilianapesce spada panato

Pesce spada panato alla siciliana

 

 

 

 

 

 

 

 

Nb: Con lo stesso procedimento potete preparate l’arrosto palermitano, una ricetta antichissima diventata ormai un must della cucina palermitana, di seguito la ricetta in dialetto (fonte Pro.ve.di)

Arrustu panatu palermitanu

Ungiti 4 feddi di carni di videttu magru cu 40 gr di sugna, di ravanti e d’arrè. Passatili poi nni 150 gr di muddica cunsata cu 2 fogghia d’addauru fattu a pizzuddi. Juncitici n’anticchia di sali e pepe, e mittiti la carni supra la raigghia. Lassatili arrustiri a focu lentu, picchì la sugna s’à va squagghiari e arrimuddari la carni. Serivitili quannu su ancora cavuri.

L’arrosto panato alla palermitana

Procuratevi 4 fette di vitello magro per arrosto e ungete ogni fetta, su entrambi i suoi lati, con 40 gr di sugna. A parte, preparate un composto con 150 gr di pangrattato e 2 foglie di alloro essiccato sminuzzate. Impanate su questo composto di pangrattato condito le fette di carne, ponetele sulla griglia e lasciatele cuocere a fiamma media, perché la sugna possa sciogliersi lentamente e inumidire la carne a poco a poco. Servite il piatto ancora caldo
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