Se la pasta con le sarde è un piatto della cucina siciliana conosciuto nel mondo, quello che vi propongo oggi ne è una variante sfiziosa che con il simpatico gioco di parole, propone la pasta con le sarde che… non ci sono.
Curiosiamo nella tradizione… Le sarde costavano poco, e quindi tutti potevano acquistarle, ma poteva capitare che nelle zone montane o di campagna non arrivasse frequentemente il pesce fresco e invece con molta più facilità si avevano le acciughe in conserva o le sarde salate e allora la pasta si preparava ugualmente, al posto delle sarde si usano le acciughe sott’olio e… le sarde rimanevano a mare; da questo il nome della ricetta.
Se le sarde fresche possono essere sostituite, ingrediente indispensabile per la preparazione di questo piatto è il finocchietto selvatico, che io oggi ho raccolto in campagna.
Le prime piogge generosamente hanno fatto germogliare le prime piantine!
Finocchietto selvatico che già nell’antica Roma veniva usato anche da Apicio (gastronomo dell’antica Roma), per aromatizzare …il pesce.
La stessa pianta adulta produce i semi di finocchio ingranato, che entra in cucina, nella salsiccia, nei salami, nella pizza e pane aromatizzati e nei dolci.
Buona preparazione
Spaghetti ca Sarda a mari…ovvero Pasta senza sarde!!!
INGREDIENTI PER SEI PERSONE
600 g di spaghetti o bucatini
3 mazzetti di finocchietto selvatico
10 filetti di sarde salate
50 g uva passa
30 g pinoli
30 g di pistacchi freschi
Aglio
200 g crema di pomodoro secco o concentrato di pomodoro
un mestolo di salsa di pomodoro
100 grammi pangrattato
Zucchero semolato
100 grammi olio extravergine d’oliva
Sale e pepe q.b
Lessare i finocchietti in abbondante acqua salata e metterle da parte i finocchietti tritati e l’acqua di bollitura. Preparare i condimenti.
La crema di pomodoro secco.
Pinoli e pistacchi tritati grossolanamente,
Le sardine sottolio diliscate.
Soffriggere nell’olio qualche spicchio d’aglio tritato. Aggiungere le sarde private della lisca schiacciandole bene, l’uva passa precedentemente messa a rinvenire in acqua calda, i pinoli e i pistacchi freschi tagliuzzati grossolanamente, i finocchietti triturati e la crema di pomodoro secco.
Mescolare bene per qualche minuto, aggiungendo un mestolo di acqua di bollitura dei finocchietti e un mestolo di salsa di pomodoro semplice in modo da far sciogliere il concentrato.
Prepariamo la mollica ovvero a muddica atturrata ; mettere in un padellino il pangrattato, farlo tostare senza farlo bruciare, quando sarà ben colorato scendere dal fuoco unire poco olio e mescolare bene. Allorché l’olio sarà assorbito dal pangrattato rimettete sul fuoco e aggiungere due cucchiaini di zucchero semolato, mescolare bene ed è pronta.
Fate cuocere la pasta nell’acqua di cottura del finocchietto e quando è cotta conditela con la salsa.
Servire spolverizzando con “muddica atturrata” Buon appetito!
Il nostro viaggio continua!
Alla prossiama!
Silvana Mangione