I macarons

Approfitto della pioggia copiosa di oggi pomeriggio per sedermi al pc e parlarvi dei macarons assaggiati durante il mio meraviglioso soggiorno a Parigi ♥
Ne avevo sentito parlare tantissimo e ammetto anche di aver pensato mille volte di trovare il tempo per farli, ma presa da altri impegni ho lasciato perdere ed ho aspettato il viaggio (gentilmente regalato dalla mia dolce metà per la laurea ♥) per conoscerli più da vicino e credetemi, ne è valsa la pena.
Innanzitutto il macaron o macaron francese è un pasticcino il cui nome deriva dall’italiano dialettale “maccarone”.
È un dolce a base di meringhe, ottenuto da una miscela di albume d’uovo, un pizzico di sale, farina di mandorle, e zucchero a velo. Il macaron è comunemente farcito con crema ganache, marmellata o creme varie e richiusi da due gusci.
Per poterli preparare sono necessari vari strumenti:

-la bilancia tradizionale o elettronica; la precisione è di rigore per la realizzazione dei macaron. Dunque niente approssimazioni nelle quantità, pochi grammi in più o in meno possono far variare considerevolmente la consistanza della meringa e l’aspetto dei macaron

-il mixer e il setaccio; sono utilizzati per raffinare la miscela zucchero a velo-mandorle ed eliminare ogni residuo di polvere suscettibile di formare inestetiche bolle sui gusci

robot o sbattitore elettrico; usando uno sbattitore elettrico, è importante montare gli albumi a neve con un gesto circolare e regolare: le chiare monteranno meglio e più rapidamente

termometro; per i macaron allo zucchero cotto usare il termometro per zucchero graduato con scala da 80 a 200 °C oppure una sonda elettronica, più precisa ma più costosa

spatola in silicone; è l’attrezzo indispensabile per incorporare la meringa alla pasta di mandorle senza troppo compromettere gli agrumi

tasca e bocchette; le tasche da pasticcere possono essere in nylon, in tessuto plastificato o ancora meglio in plastica usa e getta. Le bocchette invece, in policarbonato o in acciaio inox, sono l’accessorio indispensabile della tasca. Per i macaron si utilizza una bocchetta liscia di 8 o 10 mm di diametro

forno e placche; è preferibile usare un forno ventilato. Per quanto riguarda le placche, usarne di abbastanza spesse e perfettamente piane. Rivestirle con carta da forno o con un tappetino in silicone. Girarle a metà cottura per una cottura uniforme.

Il pasticcino è composto da due pezzi a cupola, dalla caratteristica superficie liscia, la circonferenza guarnita di increspature, e la base piatta. Gli intenditori apprezzano una delicata crosticina a guscio d’uovo che rende il dolce più umido e arioso all’interno. Il macaron francese si distingue dagli altri macaron perché può essere trovato in una più ampia varietà di sapori che vanno dai tradizionali (lampone, cioccolato) ai più innovativi (marmite, tè verde matcha).

Noi li abbiamo acquistati da Paul (Maison de qualité, fondée en 1889) e abbiamo optato per un box da 8 macarons, in quanto singolarmente sono decisamente più costosi (venivano 3€ al pezzo… comprando la scatolina, abbiamo speso 9€).
Non ci è stato possibile scegliere i gusti, ma erano così preparate:
– 2 limone;
– 2 fragola;
– 2 pistacchio;
– 2 cocco;
– 2 cioccolato;
– 2 caramello.
Insomma, tutti gusti che comunque piacciono…

Inutile dirvi che se passerete davanti a Ladurée farete fatica a voler andare via, in quanto oltre alle vetrine particolarmente belle, rimarrete colpiti dai gusti variegati dei macarons. laduree[1]Parlando con gli amici, i macarons non vengono considerati dolci “particolari” e probabilmente è vero, ma senza dubbio quando si va a Parigi, si è obbligati ad assaggiarli!!!!