“Prendi del frumento, dell’orzo, delle fave, delle lenticchie, del miglio e della spelta, metti queste cose in un recipiente e fattene il tuo cibo”(Ezechiele IV, 9-10).
Il farro è considerato la più antica tipologia di frumento coltivato. Veniva utilizzato dall’uomo per la propria alimentazione già nel Neolitico, 10 mila anni fa il farro monococco. Oggi maggior parte del farro coltivato in Italia è rappresentata dal farro dicocco,Troviamo poi il farro grande, o farro spelta. E’ molto pià digeribile del frumento, ha un maggior ocntenuto proteico ed + ricco di vitamine e di sali minerali, e povero di grassi.
Uso molto spesso il farro sia in chicco che macinato, visto che farine raffinate non entrano più dalla porta di casa.
Quello che preferisco è il farro monococco che contiene scarse quantità di glutine altamente digeribili.Uno studio prova che potrebbe prevenire la celiachia.
A studiarne le caratteristiche è stato il Consiglio Nazionale delle Ricerche, che ha pubblicato uno studio su Molecular Nutrition and Food Research. Il monococco, è stato usato per secoli come ingrediente base della dieta di popolazioni agricole Nel medioevo venne progressivamente abbandonato poiché la raccolta è resa difficoltosa dal fatto che i chicchi tendono a cadere sul terreno man mano che maturano.
Il farro cresce bene in terreni poveri ed è molto resistente al freddo. Il chicco è avvolto da una pellicola esterna molto dura e a questo proposito i Romani originarono una festa chiamata “Fornacalia” che diffuse la tecnica di arrostire il farro per liberarlo dalla buccia. Tostare il farro divenne presto una pratica quotidiana degli antichi abitanti dell’Italia.
Sappiamo che i cereali se abbinati a legumi e verdure, apportano al nostro organismo gli aminoacidi essenziali per un piatto completo come sottolineo QUI
Per questa zuppa ho usato un farro bicocco, l’ho abbinata a zucca e radicchio tardivo e alle lenticchie beluga, trovate notizie su questa meravigliosa lenticchia QUI
Zuppa di farro e lenticchie beluga
Ingredienti per 4 persone:
- 100 g di farro decorticato bio
- 100 g di lenticchie beluga bio
- una carota
- un porro o uno scalogno
- 100 g di zucca
- un cespo di radicchio tardivo di Treviso
- un litro di brodo di dado vegetale fatto in casa QUI la ricetta
- olio extravergine di oliva bio
- sale e pepe q. b.
Preparazione della Zuppa di farro e lenticchie beluga
- Mettete in ammollo le lenticchie beluga per un paio d’ore. Sciacquate bene il farro.
- Lavate carota,porro o scalogno, e tritatele finemente. Tagliate a tocchetti la zucca senza buccia, lavate e tagliate a chiffonade il radicchio di Treviso.
- In una pentola stufate carota e scalogno tritato con un filo d’olio. (Non amo fare i soffritti, preferisco stufare le verdure o addirittura usarle a freddo)
- Insaporite le lenticchie e il farro qualche minuto e poi unire il radicchio, la zucca e il brodo.
- Cuocere a fuoco lento per una mezz’oretta assaggiando e regolando di sale.
- Servite calda con crostini, un giro d’olio e una spolverata di pepe nero.
Vi consiglio questo approfondimento ulteriore sulla storia del farro Il farro cultura e coltura
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Non conoscevo la lenticchia beluga. Bellissima da vedere e ho letto le proprietà sul tuo post sulle lenticchie. Anche io spesso abbino i cereali ai legumi un connubio di tutto rispetto!
Ciao Sabrina, mi piace la beluga perchè è molto saporita e ha anche la buccia abbastanza fine rispetto ad altri tipi di lenticchie. Mi figlio dalla Francia mi ha portato questo Natale le lenticchie del Lauragais che assomigliano molto alle beluga, sono solo più rugose, ti lascio il link http://blog.giallozafferano.it/timoelenticchie/polpette-di-lenticchie-e-quinoa/
Un abbraccio