Un sabato al parco di Monte Cecilia ad erbe spontanee

Un sabato al parco di Monte Cecilia ad erbe spontanee 

Quest’anno ho voluto approfondire la conoscenza di qualche  erba spontanea, così ho  partecipato alla master class organizzata dal calendario del cibo, dove con  amiche blogger ho realizzato delle ricette con l’ortica.

Sabato scorso poi, mi sono iscritta  ad una stupenda passeggiata organizzata da  Erica e Marianna care amiche  del blog  Sapori e Dissapori.  Abbiamo avuto la fortuna di avere un’accompagnatrice molto competente, Giada Zandonà  che ci ha fatto conoscere il parco di Monte Cecilia

Il sentiero di Monte Cecilia  si trova a Baone, a pochi chilometri da Monselice ed Este. E’ un anello lungo circa 7 km che si riesce a percorrere in circa 3 ore, ni ci abbiamo messo un pochino di più perché ci siamo fermate ad ammirare e a conoscere varie erbe e fiori del territorio.

Dove inizia il sentiero subito piene di entusiasmo,   munite di pedule e bastoncini, siamo state accolte da Giada. Subito foto di rito con i cartelli delle nostre amiche del calendario del cibo e di mtchallenge subito ci siamo incamminate.

Dopo le siepi di acero campestre e un bosco di robinie si svolta a sinistra  per cominciare la passeggiata ad anello  e da li il nostro stupore per il paesaggio che mano a mano di apriva ai nostri occhi ci riempiva di felicità e serenità.

Quello che mi è piaciuto è che Giada conosce perfettamente il suo territorio d’origine, la sua passione infatti non è solo botanica ma proprio ama i colli euganei.
Guardando il paesaggio in fondo alla valle si scorge Este e Monselice,  la chiesa di Calaone tra i monti Castello Cero.
Giada ci ha fatto conoscere le esfoliazioni cipollari delle roccie, una desquamazione della roccia chiamata latite.

Foto foto foto, fotografo tutto, salvo poi  non ricordarmi i nomi delle piante ed erbe incontrate.Ma Giada viene sempre in aiuto, perchè come ripeto Giada non è esperta di erbe spontanee ma proprio di botanica e qui è un paradiso.

Ci mostra  l’orchidea tridentata, l’orchidea scimmia e l’orchidea maggiore, ma non solo. Pensate che nei colli euganei si stimano oltre 30 specie diverse di orchidee.  come la bellissima Ophrys bertolonii subsp. benacensis  Uccellino allo specchio.

L’acero campestre, il biancospino. il ligustro, evonimo, roverella e carpino nero, olmi, robinie e cornioli  ci fanno compagnia tra macchie di ginestre gialle.

Più avanti Gada ci fa notare  il monte Ventolone e l’abitato di Arqua’ Petrarca, a destra il monte Ricco, la Rocca ed il cementificio di Monselice, una bruttura in mezzo a tutte queste bellezze.

Incantate l’ascoltiamo all’ombra di una roverella, mentre ci racconta la leggenda del  castello medioevale di Baon distrutto da Ezzelino III nelle diatribe con i Camposampiero ed Este anche a causa della bella Cecilia dalla quale il monte prende il nome.

 

Proseguiamo il sentiero all’interno di un bosco incantato di acacie e di gelso della Cina con Kalì, la piccola cagnolina di Giada che corre inpavida incontro ai ciclisti

Non saliamo fino al castello, ma proseguiamo per fare tutto l’anello trovando la bardana, la ruta patavina, pa piantaggine e la parietaria.

Il sentiero vi condurrà all’interno di un bosco di acacie delimitato all’ingresso da esemplari di gelso della Cina, fino a raggiungere la deviazione per i ruderi del castello dei Conti di Baone. Gli scalini in pietra vi porteranno verso la croce in ferro che gli abitanti di Baone posero dopo la distruzione del castello ad opera di Ezzelino.

Ritornando al sentiero principale, noterete una “finestra naturale” nella quale è possibile scorgere Monselice, la Rocca, il monte Ricco e la pianura circostante.

Sempre camminando tra  roverella, onge de gato, meli,  meli, ligustro, rosa canina, frassini, alianto e terebindo, non finendo mai di guardare la bellezza di questi collie euganei.

Torniamo per il pranzo nel meraviglioso Parco Buzzacarini al boschetto dei frati a Monselice e la giornata non è finita perchè cosa c’è nel parco? Un meraviglioso giardino botanico e chi l’ha costruito? Volontari tra cui Giada e il suo compagno, che ce lo illustra interamente. E così tra finocchietto, ortiche, borragine e silene in fiore si conclude la nostra giornata.

Anzi…. non proprio, prima riempiamo l’auto dei piccolissimi (mamma che piccoli) e dolcissimi piselli di Baone, di olio,  e del brodo di giuggiole liquore tipico di Arquà Petrarca.

Grazie a Giada per la sua grande conoscenza e simpatia, grazie ad Erica e Marianna organizzatrici perfette. Grazie a Sabrina e a Lidia simpaticissime compagne in questa giornata così bella.

Ah dimenticavo, qui potete scaricare la rivista Euganeamente dove trovate anche articoli di Giada e di Erica.
Alla prossima!!

 

4 Risposte a “Un sabato al parco di Monte Cecilia ad erbe spontanee”

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