Pranzo di Natale menu e mise en place (white Christmas)
Pranzo di Natale menu e mise en place (White Christmas)
Il tema che ho scelto per il pranzo di Natale è White Christmas, perchè per me fin da bambina il Natale l’avrei voluto spruzzato di neve.
Mi svegliavo la mattina di Natale e ancora nel buio ascoltavo se sentivo i rumori delle strade attutiti, quel silenzio strano che crea la nevicata in città.
Mi alzavo di fretta per correre a guardare fuori dalla finestra, perchè magari se era nevicato potevo scorgere le orme di Babbo Natale.
Poi andavo in cucina assieme alla mia gemella per controllare se Babbo si era rinfocillato in nottata con l’arancia, il bicchiere di latte e il panino che avevamo lasciato…. come sempre erano rimaste solo le bucce profumate dell’agrume. Allora felici si correva a sbirciare sotto l’albero e il chiasso era così tanto che arrivano i genitori per l’immancabile scambio dei doni.
Mi piace chiamarli doni e non regali, perchè mentre regalo deriva dallo spagnolo regalar (rendere omaggio) e da galla (festeggiamento), dono deriva dal latino donum e indica ciò che si da o si riceve senza nulla in cambio. A Natale molto spesso ormai si fanno o si ricevono regali, che sono solo doveri.
Per Natale perciò donerò ai miei cari un pacchetto bianco, legato con nastro argentato e decorato con pignette, rametti di agrifoglio e abete, conterrà qualcosa che desiderano, ma in quel pacchetto ci sarà anche in dono affetto e amore.
Come al solito aggiungerò qualcosa di mia produzione, come liquorini, biscotti, sali aromatizzati, quest’anno del radicchio al prosecco e della giardiniera bio.
Ho consegnato a mano l’invito per tempo, eccolo qui, pregandoli di indossare qualcosina di bianco.
Per i colori dell’ambiente cercavo qualcosa che ricordasse la neve che amo in montagna, il candore, il brillare dei cristalli di neve, l’argento del cielo ad una certa ora del giorno … il verde dei pini che si intravvede, carichi di neve soffice e candida… ecco i colori a cui mi sono ispirata.
Il centro tavola l’ho preparato personalmente con candele bianche e rami di pino, riciclando fiori di cotone, pigne e fiorellini bianco argento.
La palette di colori che sentivo più vicina al mio White Christmas, eccola qui
Pranzeremo in sala, adiacente alla cucina tra due finestre che inondano di luce (chissà mai…bianco neve? ) l Il Il menu’ che troveranno i miei ospiti, dopo l’aperitivo e un brindisi di augurio, l’ho pensato come al solito in chiave vegetariana. Ho aggiunto con gli aperitivi un un apetizer anche per onnivori e un secondo sempre per accontentare tutti.
<tante delle ricette scelte le trovate anche nel blog.
Passiamo alla mise en place della tavola Natalizia. Dopo aver studiato le direttive che ho già elencato anche nel post della cena della vigilia ho optato per una tovaglia di lino candido, la tovaglia più bella che ho, donatami tanti anni fa da mia cognata che sa ricamare divinamente. Bicchieri di cristallo stranamente ancora integri dopo tanti anni da quella lontanissima lista di nozze e posaterie che mi sono fatta prestare in argento.
Piatti: In una cena formale va posizionato il sottopiatto, il piatto piano, il piattino o il piatto fondo
Tovagliolo: Il suo posto è a sinistra del piatto, non va mai messo sotto le posate, se c’è poco spazio al limite si può appoggiare sul piatto, alla francese.
Posate: Si parte da destra con i cucchiai poi coltelli con la lama verso il piatto, a sinistra le forchette secondo l’ordine di impiego dall’esterno verso l’interno. Le posate per il dessert vanno poste in alto del piatto, in senso orrizontale, partendo dall’esterno con il cucchiaio con il manico a destra e poi la forchetta con il manico a sinistra.
Bicchieri: Vanno posti in alto a destra , partendo con il bicchiere più piccolo a destra, a seguire il bicchiere dell’acqua e dietro il flute.
Centrotavola; La forma del centrotavola deve seguire la forma del tavolo, forme allungate su tavoli rettangolari e forme tonde su tavoli tondi o quadrati. Non devono essere troppo grandi per non ingombrare e togliere spazio utile. Le candele si accendono solo la sera, e in caso eccezionale il pranzo di Natale.
Pane: Per i pranzi formali, non va usato il cestino del pane ma un piattino per ogni commensale in alto a sinistra del piatto, se in argento, tra il piatto e il pane andrebbe infilato un centrino di tessuto
L’acqua e il vino vanno serviti in caraffe di vetro o cristallo e mai in bottiglie.
Dimenticavo il mio dress code? Eccolo: camicetta bianca e pantalone in velluto grigio
Se fossi l’ospite di famiglia porterei in dono un gioco di società da fare tutti insieme a fine pranzo, con figli e nipoti. Il gioco si chiama CO2 un gioco su come fermare l’inquinamento terrestre. Mi vestirei di verde, sempre in velluto con un cappotto di pelliccia ecologica tutto in color burro
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Mi è sembrato di passeggiare su una coltre di neve, ma avvolta nel tepore della tua pelliccia ecologica …
Bravissima !
Grazie Katia, allora ci sono riuscita a trasmettere il mio Natale ideale, al calduccio mentre fuori imbianca. Un abbraccio
Un altro grandissimo applauso per la tua bravura!! Sei partecipe al master con un entusiasmo incredibile. Bel menu, bello il tema scelto e anche come lo hai espresso attraverso la tua mise en place…. grazie davvero, un abbraccio Flavia
Grazie Flavia, sentire voi “maestre” sempre presenti e disponibili ci rende entusiaste in questo bel lavoro. Grazie di cuore
L’ho letto finalmente! e tutto d’un fiato, bellissimo progetto come solo Mtchallange sa ideare e bravissima tu ad aver portato la raffinatezza che ti contraddistingue anche sulla tavola natalizia. Complimenti
Grazie Serena, che dire, si proprio un master entusiasmante. Un abbraccio forte
bellissimo Natale!!!!
brava!
Grazie Elisa le cose riescono meglio se si fanno per le persone che amiamo. Un abbraccio
splendido!!
Grazie, vuol dire che sono riuscita a trasmettere quel che volevo. Mi fai felice 😉
Leggendoti… mi sono talmente addentrata che mi sembrava di essere in un film dal sentore tipico del Natale, sai che non conoscevo la differenza tra dono e regalo?
La tua tavola trasmette ogni cosa di quello che hai scritto, trasmette purezza ed eleganza allo stato puro! Sei sempre bravissima, non deludi mai! Un bacio, Marianna
Grazie Marianna, peccato forse che nelle foto il bianco è venuto un po’ grigio anzichè il biancore che volevo…. visto il sole di oggi ormai sto perdendo l’illusione che una spruzzatina di neve a Matale la faccia, ma solo una spruzzatina, poi la neve sta bene in montagna. Un grande abbraccio.