Anche quest’anno ho avuto la fortuna di poter passare le mie vacanze in Grecia.
Se mi seguite sapete quanto amo quel mare e ogni anno per tempo programmo le vacanze in qualche isoletta greca.
Ma non solo il mare e lo scirocco che loro chiamano meltemi mi piace. Amo anche la cucina greca, quella vegetariana naturalmente.
Tante sono le ricette che poi tornata a casa voglio riprovare, nel blog ne trovate tantissime.
Mi piace provare piatti nuovi vegetariani, mi piace scoprire che ingredienti del territorio aggiungono. Anche qui da noi ogni regione ha le sue varianti della stessa ricetta, così anche ogni isola greca ha la sua insalata.
Se a Creta è con una specie di frisa e si chiama Daikon, a Santorini si aggiungono le foglie di cappero, e così via. La base dell’insalata greca resta sempre e comunque composta da: cetrioli, olive Kalamata, feta, cipolla e peperoni.
Oggi però non vi parlerò di banali insalate greche!
Quest’ anno siamo andati a Santorini, la perla delle cicladi. Un’isola meravigliosa, unica, con le sue spiagge nere, vulcaniche.
Santorini oltre ad essere famosa per Oia e Fira paeselli bianchissimi abbarbicati a picco sulla caldera, è conosciuta anche per il suo vino Assirtiko e il suo pomodoro. Il pomodoro di Santorini è dolcissimo, piccolo ma non rotondo, direi che assomiglia ad un pomodoro costoluto ma piccino e rossissimo.
Alternando le nostre giornate tra mare e cultura, siamo andati a visitare (oltre al museo archeologico) anche il museo del pomodoro, sapete che interessante?
Il museo è proprio vicino alla spiaggia di Vlychada, così quando siete stanchi di mare, vi fate un giretto.
Il museo racconta la storia, i costumi, la tradizione della coltivazione del pomodoro di Santorini. Interessanti i macchinari, i manoscritti, i vecchi barattoli ancora in fila pronti per essere riempiti di passata.
Il tempo sembra essersi fermato. Colpisce soprattutto il racconto proposto in un video in inglese, delle vecchie maestranze, delle vicissitudini passate da queste isolani che hanno difeso con i denti la loro fabbrica, anche dopo che era stata portata via dal mare.
Santorini è una delle isole più costose e se lo può permettere vista la sua bellezza.
Ma anche senza soggiornare per forza ad Oia o Fira, si riescono a scovare dei luoghi incantevoli e strategici di una bellezza straordinaria. Secondo noi Akrotiri, proprio vicino al museo del pomodoro e è una delle zone in cui soggiornerei se mai tornassi a Santorini.
Alla sera si cercava sempre una taverna caratteristica e fuori dai circuiti turistici, per gustare appieno le specialità dell’isola. Amo particolarmente gli antipasti, che loro chiamano meze, l’ideale per un vegetariano.
I greci sono di grande appetito e cominciano la cena con tutti questi antipastini, per proseguire poi anche con la pasta e poi con un secondo piatto molto abbondante.
Senza parlare poi dei dolci, così dolci, così mielosi che per me risultano immangiabili. Invece portatemi due o tre meze e poi una bella fetta di karpusi ( anguria) e io sono felice.
Al mio ritorno ogni anno, come raccontavo, mi metto ai fornelli per preparare i meze che più mi hanno entusiasmato. Nel blog trovate per esempio la ricetta delle polpette di zucchini e ceci, oppurelemelanzane paputsakia di Karpatos, o ancora le spanakopite, o i peperoni ripieni. Cos’altro: i fichi alle mandorle, la pita ripiena, lo tzatziki, il briam di verdure, l’insalata cretese, la moussakà e altri peperoni ripieni senza naturalmente dimenticare l’hummus sempre presente sulle tavole assieme alle olive Kalamata.
Insomma capite bene che anche un vegetariano, in Grecia, paese di mare se la cava veramente alla grande, lasciando i pesci e la carne agli onnivori.
Da Santa Irini, il nome veneziano di questa perla dell’Egeo, questa volta ho portato le caratteristiche Polpette di Santorini al pomodoro – Domatokeftedes
Polpette di Santorini al pomodoro – Domatokeftedes
Ingredienti:
- 7 pomodori pachino o di Santorini se li trovate
- una cipolla rossa
- farina di tipo 2 q.b.
- menta fresca abbondante
- bicarbonato un pizzico
- sale e pepe q.b.
- olio extra vergine q.b.
- origano q.b.
Preparazione:
- Lavate, tagliate a piccoli pezzi i pomodori e metteteli a scolare l’acqua per un’ ora.
- Lavate e tritate sottile la cipolla rossa e la menta.
- In una ciotola mescolate pomodoro, cipolla e menta, sale, pepe, origano.
- Aggiungete farina fino ad avere una pastella densa, unite anche il pizzico di bicarbonato.
- Scaldate l’olio in padella e tuffateci le polpette fino a rosolatura.
- Servite con salsa tzatziki (veg)
P.s. Io solitamente non friggo ma ripasso in padella con un filo d’olio o metto le polpette al forno. In qesto caso però bisogna proprio friggerle altrimenti la farina a contatto con il pomodoro resta collosa
Prossimamente vi farò conoscere anche un’altra specialità greca, il purè di fave!
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Sono stata a Creta in giugno e me ne sono perdutamente innamorata! Bellissimi i colori, la natura quasi incontaminata, i cenni storici e non per ultima la cucina! Queste polpettine mi sono sfuggite ma rimedierò con la tua ricetta 🙂
Buon we!
Ciao cara, a Creta credo non si trovino perché sono tipiche di Santorini, fin’ora non le avevo mai mangiate neanche io.
Ma come fanno a tenersi insieme? Non ci vuole l’uovo?
no non ci vuole, sono delle frittellie, è la farina che le tiene unite assieme al sughetto che esce dal pomodoro. Ciao
cultura e cibo…che genio.
Genio? No, solo passione per i viaggi.