Panzanella monoporzione

Panzanella monoporzione

Estate? Caldo? Voglia di piatti semplici di tradizione? La panzanella risponde appieno a queste domande, ideale da servire anche in monoporzione.

 

panzanella monoporzione

 

La panzanella è un piatto della cucina  povera e contadina.

Sembra che le sue origini arrivino proprio dalla cucina di campagna, si tiravano su le verdure che il proprio orto produceva e si aggiungeva un po’  di pane bagnato, e così risultava un piatto appetitoso.

Non si conosce esattamente il periodo in cui la panzanella fece capolino nelle tavole toscane ma, vista la presenza del pomodoro nella ricetta originaria, si può intuire che risalga al XIX secolo; è solo nell’Ottocento, infatti, che il pomodoro fu inserito nei primi trattati gastronomici europei, come nell’edizione del 1819 del Cuoco Galante a firma del grande cuoco napoletano di corte Vincenzo Corrado.

Pare che di  panzanella  senza pomodoro, conosciuta come «pan lavato» si parlasse già nella VII novella dell’VIII giornata del Decameron del Boccaccio.
Anche nelle rime del XVI secolo scritte da Agnolo di Cosimo detto «il Bronzino», si trovano elogi  di «un’ insalata di cipolla trita colla porcella netta (portulaca) e citriuoli» da mangiarsi con pane intinto,  sembrerebbe proprio si parli di panzanella.

Chi non conosce poi le rime che il  meraviglioso Aldo Fabrizi scrisse sulla Panzanella

La Panzanella

E che ce vò pe fà ‘na panzanella:

nun è ch’er connimento sia un segreto,

oppure è stabbilito da un decreto,

però la qualità dev’èsse quella.

In primise: acqua fresca de cannella,

in secundise, ojo d’uliveto,

e come terzo quer di vino aceto,

che fa venì la febbre magnerella.

Pagnotta de paese un po’ intostata,

cotta a l’antica, co la crosta scura,

bagnata fin’a che nun s’è ammollata.

In più, pe un ber boccone da signori,

abbasta rifinì la svojatura,

co basilico, pepe e pommidori.

Aldo Fabrizi

panzanella monoporzione

Il nome sembra derivi da pan – zanella (scodella terrina) dove appunto si usava versarla. La panzanella è molto  adatta alla stagione calda vista l’assenza di qualunque tipo di cottura.

Ecco la mia versione simpatica per una cena estiva in giardino

Panzanella monoporzione

Ingredienti:

  • 6 fette di pane toscano  meglio se sciapo e raffermo
  • 300 gr. di pomodori San Marzano maturi bio
  • 1 cipollotto fresco
  • 1 cetriolo biologico non cerato
  • due ciuffetti  di basilico
  • olio extra vergine bio q.b.
  • aceto di mele  q. b.
  • sale e pepe q.b.

Preparazione:

In una ciotola spezzettate il pane dopo aver tolto la crosta e ammollatelo con un pò d’acqua. Lavate e tagliate finemente il cipollotto, se non è cerato tagliate il cetriolo a fettine altrimenti sbucciatelo prima. Taliate anche i pomodori a cubetti.

Strizzate bene il pane, aggiungete tutte le verdure e il basilico che spezzerete con le mani. Condite con extravergine bio, abbondante aceto di mele o aceto bianco non troppo acidulo, sale e pepe.

Passate in frigorifero a raffreddare bene, anzi se preparate la panzanella il giorno prima diventa ancora più buona. Tirate fuori mezz’ora prima di servire e porzionate nelle coppette da buffet.

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6 Risposte a “Panzanella monoporzione”

    1. Ciao Marina, ho letto d’un fiato il tuo articolo bello bello bello!!! Complimenti, sono un’appassionata di panzanella perchè risolve molte situazioni ed è sempre gradita, mio figlio che studia all’estero per una serata tra prof e studenti l’ha preparata e ha ricevuto grandi soddisfazioni, l’Italia in tavola ha sempre successo! Un abbraccio.

  1. La tua idea di mono porzione è sicuramente ottima per una cena all’aperto… non in questo periodo monsonico… ma spero a breve… Anche tu come me hai usato l’aceto di mele… mi sento meno sola. Complimenti davvero, le tue foto poi parlano da sole. Alla prossima!!! Marianna

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