Che bello far parte per un mese del team di fantastiche food blogger di Cakes Lab. Inaspettatamente ho vinto il gioco di Febbraio e con loro ho potuto testare una ricetta a mia scelta dallo splendido libro di Sabrine d’ Aubergine “Fragole a merenda”
In un primo momento le avrei scelte tutte, ma alla fine i miei occhi sono caduti sulle amate Madeleines e ho voluto provare la versione di Sabrine che lei chiama Le madeleines di Olga.
Le ho scelte perché è un classico e soffice dolcetto da inzuppare nel thè del pomeriggio, perché profuma di buono, con la sua forma a conchiglia ricorda il mare e non ultimo perché ho lo stampo acquistato tanti anni fa.
Perchè anche io quella volta presi lo stampo da madeleines? Da piccola ricordo che mia madre a volte acquistava dei sacchettini di questi piccoli dolcetti dal sapore di plumcake burroso e con quella gobbetta così carina, io e mia sorella le chiamavamo le navette perchè sembravano delle piccole barchette col cocuzzolo.
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Una sera d’inverno, appena rincasato, mia madre accorgendosi che avevo freddo, mi propose di prendere, contro la mia abitudine, un po’ di tè. Dapprima rifiutai, poi, non so perché, mutai parere. Mandò a prendere uno di quei dolci corti e paffuti, chiamati maddalene, che sembrano lo stampo della valva scanalata di una conchiglia di San Giacomo. E poco dopo, sentendomi triste per la giornata cupa e la prospettiva di un domani doloroso, portai macchinalmente alle labbra un cucchiaino del tè nel quale avevo lasciato inzuppare un pezzetto della maddalena. Ma appena la sorsata mescolata alle briciole del pasticcino toccò il mio palato, trasalii, attento al fenomeno straordinario che si svolgeva in me. Un delizioso piacere m’aveva invaso, isolato, senza nozione di causa. E subito, m’aveva reso indifferenti le vicessitudini, inoffensivi i rovesci, illusoria la brevità della vita…non mi sentivo più mediocre, contingente, mortale. Da dove m’era potuta venire quella gioia violenta ? Sentivo che era connessa col gusto del tè e della maddalena…..
(Marcel Proust, Dalla parte di Swann)
Quando qualche anno fa mi sono imbattuta nel racconto di Proust che parlava di loro ho voluto rifarle e così trovato lo stampo mi sono messa all’opera. Da allora molte sono le versioni che ho assaggiato e oggi testo queste di Sabrine d’Aubergine. Volevo inoltre ricordare che la ricetta delle madeleine è nata a Commercy in Lorena (Francia) nelle cucine del re Stanislas nel 1750.
Madeleine soffici dolci di Proust
ricetta dal libro Fragole a merenda di Sabrine d’Aubergines
Ingredienti:
- 100 g burro
- 3 uova
- 120 g zucchero
- 1 pizzico di sale
- la buccia grattugiata di un limone bio
- 120 g farina
- 1 cucchiaino di lievito per torte
Preparazione delle Madeleine soffici dolci di Proust
- Accendere il forno a 180 gradi
- Fare fondere il burro a fuoco dolce, usate quello che vi serve per spennellare lo stampo e lasciate raffreddare l’altro
- Rompere le uova in una ciotola e montatele con lo zucchero e il sale finchè sono chiarissime e raddoppiate di volume (usate le fruste elettriche)
- Aggiungete la buccia del limone e poi il burro lasciatelo cadere a filo lungo i bordi della ciotola, poco alla volta senza smettere di far andare le fruste.
- A questo punto armatevi di una spatola e aggiungete poco a poco la farina con il lievito facendola scendere da un colino e incorporandola con movimenti ampi dal basso verso l’alto, senza smontare il composto.
- Aiutandovi con un cucchiaio riempite le cavità dello stampo fino a 3 mm dal bordo e infornate per circa 10 minuti. Guardatele a vista perchè cuociono e si bruciacchiano in un attimo Sono pronte quando la gobbetta non ha più bollicine in movimento.
- Lasciatele asciugare nello stampo un paio di minuti poi mettetele in un piatto.
- Potete conservarle un paio di giorni in un barattolo di vetro o scatola di latta.
Osservazioni personali sulle Madeleine soffici dolci di Proust
Molto buone le madeleines di Sabrine, forse per il mio gusto personale le preferisco con 2 uova anzichè tre e con un pò meno zucchero. Sono soffici e spariscono in un attimo, hanno proprio il sapore di mini pliumcake al burro. Una precisazione, nel libro Sabrine dice che le dosi sono per 40 madeleines, e poi alla fine parla di 3 placche e cioè 36, a me ne sono uscite 30. Rispetto alla ricetta, ho un accorgimento per far spuntare subito una bella gobbetta, infornarle 5 minuti a 220°, poi abbassare a 180° per altri 7/8 minuti. Altro particolare, se avete lo stampo in silicone ben venga, ma se avete quello di metallo come il mio, armatevi di santa pazienza per imburrate bene la placca e passarla di farina ad ogni infornata.
Che belle le tue maddalene. Ottimo lavoro Daniela. Grazie e felice week-end!
Grazie Natascia, è stato un vero piacere collaborare con voi! Un abbraccio!
Bellissime le tue madeleine Daniela ^^ grazie per aver giocato con noi e soprattutto per aver accettato di far parte dello staff di questo mese! Un abbraccio
E’ stato molto bello Chiara, ho preso spunto dal libro di Sabrine per altre ricette 😉 anche rivisitate a modo mio. Un abbraccio e a presto
Sono davvero belle le tue madaleins e profumano di ricordi ed emozioni! Grazie mille per essere stata conoi!
Grazie Letizia è stato un gran regalo quello che mi avete fatto, mi piace molto mettermi alla prova con voi! Un abbraccio!