Pane fatto in casa, con lievito di birra

La ricetta sembra complessa, ma vi assicuro che se la seguite sarà tutto semplice 🙂 L’autolisi della farina, così come il poolish, non è obbligatorio da fare, ma vi darà un prodotto decisamente più profumato e “duraturo” (il giorno dopo sarà ancora buono da mangiare). Se siete interessati all’argomento vi consiglio di leggere questo articolo https://www.dolcesalato.com/blog/2013/05/31/giorilli-ci-spiega-la-tecnica-dellautolisi/

  • DifficoltàMedio
  • Porzioni
  • CucinaItaliana

Ingredienti

Poolish:

  • 120 gFarina W320 (o Manitoba)
  • 120 gAcqua (non molto calcarea)
  • 1 gLievito di birra fresco

Autolisi della farina:

  • 200 gFarina 0 (o altra farina che preferite)
  • 150 gAcqua (non molto calcarea)

Impasto:

  • Poolish
  • Farina in autolisi
  • 150 gFarina 0
  • 50 gSemola integrale
  • 100 gAcqua (dipende dalle farine che utilizzate)
  • 10 gSale
  • 4 gLievito di birra fresco

Preparazione

Poolish:

  1. Unite la farina, l’acqua e il lievito in una bowl. Mescolate e otterrete un composto molto denso. Coprite con pellicola e lasciate lievitare a temperatura ambiente per 12h circa (o finché la pastella non sarà collassata al centro).

Autolisi della farina:

  1. In una planetaria impastate la farina e l’acqua utilizzando il gancio per 8 minuti. Se non avete la planetaria munitevi di fruste elettriche con i ganci per impastare (quelli a spirale). È importante impastare alla velocità più bassa della planetaria (o delle fruste). Lasciate riposare per almeno 1h a temperatura ambiente (coprite la ciotola con la pellicola).

Impasto:

  1. Nella planetaria, alla farina in autolisi, aggiungete il poolish e il restante lievito. Iniziate a impastare a velocità 1: non impastare troppo veloce perché l’impasto non deve surriscaldarsi. Aggiungete acqua poco per volta: aggiungete altra acqua quando quella precedente è stata completamente assorbita dall’impasto. Quando l’impasto è ben idratato aggiungete il sale. Dopo circa 15-18 minuti (con la planetaria) l’impasto sarà pronto: risulterà incordato e si staccherà facilmente dalle pareti del recipiente. Se dovesse risultare troppo liquido aggiungete un po’ di farina mentre state impastando: poca per volta, mi raccomando. Appena l’impasto ha incordato, impastatelo un po’ a mano (va bene anche all’interno della ciotola stessa) in modo da ottenere un impasto bello liscio e omogeneo. Fate due pieghe a tre: http://www.lievitonaturale.org/pieghe.php Coprite il recipiente con la pellicola e fate lievitare per un paio di ore a temperatura ambiente. Dopodiché trasferite l’impasto nel frigo e fatelo lievitare per 12h. Trascorso il tempo prendete l’impasto e fate altre due pieghe a tre, poi riponetelo in frigo per altre 12h. Trascorso il tempo, trasferite l’impasto su una spianatoia leggermente infarinata: non esagerate con la farina! Io ne ho usata davvero pochissima. Porzionate i panetti: io ne ho ricavati 6 da 120g e uno da 310g 🙂 Formate i panini seguendo questo video: https://youtu.be/XCPJPsRAm5Y Riponeteli su una teglia ricoperta di carta forno, spolverarli di farina (sempre poca) e copriteli con la pellicola. Lasciate lievitare altre 2h. Se avete la pietra refrattaria allora utilizzate quella mettendola a scaldare in forno almeno 1h prima di infornare. Se, invece, utilizzate la teglia (su cui stanno lievitando i panini) scaldate il forno a 240°C, ventilato, almeno 20 minuti prima. È importante mantenere l’umidità nel forno, quindi posizionate una vaschetta (o anche una teglia) con dell’acqua sul fondo del forno. Infornate e fate cuocere i primi 10 minuti a 240°C, poi altri 10 a 200°C e altri 10-15 minuti a 180-160°C: quest’ultima temperatura dipende da quanto si è dorato il pane dopo 20 minuti. In quest’ultima fase rimuovete l’acqua dal forno, così si formerà una crosticina croccante 🙂 Fateli raffreddare e poi gustateli 😛 Potete anche congelarli volendo 🙂

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Pubblicato da thehealthierrecipes

Il mio nome è Barbara, vivo a Salerno e ho 26 anni. Ho avuto la passione per la cucina fin da piccola. Mi piaceva stare vicino ai fornelli e aiutare, per quanto possibile. Mia madre non ha mai amato preparare dolci e quelli che realizzava erano davvero pochi (e fatti non troppo spesso), ma ho comunque dei bei ricordi a riguardo. Chissà, forse è stata proprio questa la scintilla che ha fatto scattare la mia passione per la pasticceria! All’inizio non ero granché brava, poi con il tempo sono decisamente migliorata. Complice, sicuramente, anche la mia laurea in Chimica che mi ha aperto la mente e mi ha permesso di vedere un procedimento semplice, come la preparazione di una torta, sotto un aspetto completamente diverso. Conoscere i meccanismi della lievitazione, le reazioni che i vari ingredienti hanno se messi a contato con altri alimenti, il ruolo che ogni ingrediente gioca all’interno di un impasto, mi ha aiutata (e mi aiuta tutt’ora) a creare dei dolci sani senza rinunciare al gusto di mangiare bene. Pratico weightlifting (sollevamento pesi) e CrossFit (qualche volta) e per me è, quindi, fondamentale alimentarmi nel modo giusto per riuscire a portare a termine un allenamento! La mia filosofia?! “È la dose che fa il veleno”.

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