Polpo arrosto

polpo

Oggi ricettina che piu’ semplice non c’è anche se bisogna avere molta cura ed attenzione.Perdonatemi se faccio una precisazione:quel molliccioso ad otto tentacoli,con le ventose,che a volte sono in fila e a volte in doppia fila,si chiamano POLPI e non polipi.Lo puntualizzo perche’ qualche settimana fa c’è stata un’accesa discussione su quale fosse il termine piu’ appropriato e tra vocabolario e internet abbiamo stabilito che:
il POLIPO è quella specie di medusa che si crea la casa che noi chiamiamo “corallo” oppure è una neo-formazione che si sviluppa sopra o all’interno del nostro corpo e che
il POLPO è quell’invertebrato cosi’ buono e cosi’ succulento che vive nel mare.
Ora,lasciata la divisa della maestrina con la penna rossa,inizio a descrivervi come meglio posso i vari passaggi.
Quando acquistate il polpo,cercate sempre quello fresco.E’ piu’ saporito ed è sicuramente dei nostri mari.In caso contrario,se lo trovate congelato,poco male:viene buono lo stesso.In Puglia,dove abito,c’è la buona tradizione di “arricciarlo” e cioe’ di sbatterlo,agitarlo e strapazzarlo lungamente fino a farlo schiumare.In questa maniera diventa tenero e poco fibroso.Questa operazione la potete fare usando tranquillamente uno scolapasta capiente.Lo farete girare e rigirare,saltellare piu’ volte nel contenitore fino a che non si formera’ una schiumetta bianca.Insistete:piu’ lo fate e piu’ tenero risultera’ una volta cotto.
Sciacquatelo con cura e mettetelo in una terrina………..

polpi (a seconda del peso,calcolatene uno a testa.I piu’ piccoli,circa 400 gr ,saranno piu’ teneri)
aceto mezzo bicchiere circa
sale
succo di un limone
aglio tritato 3/4 spicchi
prezzemolo tritato Un cucchiaio
olio e.v.o. q.b.
pepe macinato

Mentre arricciate i polpi,abbiate cura di avere una bacinella con acqua salata nella quale ogni tanto li sciacquerete.In questa maniera si saleranno naturalmente.Dopo l’arricciatura mettete i polpi in una terrina dove avrete messo l’aceto,il succo di limone,l’aglio e il prezzemolo.
Fate riposare i polpi almeno un paio d’ore,rigirandoli qualche volta per far insaporire ogni parte.
Per chi ha la fortuna di poter cucinare sulla brace,questo è il modo piu’ corretto per ottenere il massimo da questo piatto ma per chi si deve arrangiare in una cucina normale,puo’ optare per una padella antiaderente o il forno.
Dopo aver fatto insaporire i polpi,metterli sulla gratella ma non troppo in basso,verso la brace.i polpi devono cuocere lentamente…….
In padella andranno appoggiati senza condimento e facendo attenzione a non bruciare.Faranno tanto fumo ma ne varra’ la pena.
In forno molto caldo ma girandoli spesso ed anche in questo caso senza condimento.
Sara’ cura vostra inumidirli con l’aceto ed il resto se vedete che si stanno asciugando.Ci dovrebbero volere una ventina di minuti,sulla brace e comunque provate con uno stecchino lungo.Se entra senza problemi,il polpo è cotto.
A cottura ultimata,mettere una generosa dose di olio e.v.o. sui polpi,una spruzzata di pepe nero e qualche spicchio di limone per chi lo gradisce.
In Grecia hanno l’usanza di spruzzarlo durante la cottura con l’ OUZO.Potete anche farlo,se vi piace il vago sentore di anice,usando la nostra Sambuca.
Tante chiacchiere per un piatto semplice………in ogni caso grazie per la pazienza.

Pubblicato da daniela

Amo cucinare,amo mangiare.Quando vado al ristorante e gusto un piatto nuovo,cerco di carpirne i segreti e,una volta a casa,cerco di ricrearlo.Sono convinta,pero',che il miglior ristorante è la propria casa.Amo sopra ogni cosa la mia famiglia e tutto è finalizzato alla loro ed alla mia felicita'. Buona vita a tutti.