Cioccolata Calda con Pettole

Questa la inseriamo tra le Merende e Colazioni

Ricette per Natale

Non so quando si è cominciato a dimenticare come si fa artigianalmente la Cioccolata Calda in tazza, ricordo bene di quando ce ne siamo accorti.
Una sera di un inverno tarantino, fredda e più che altro umidissima, Rita ed io eravamo in via d’Aquino, mica una strada qualsiasi, il salotto buono della città, non ne ho foto di tipo invernali, per rappresentare Taranto non avrebbero senso, ne ho molte invece del suo tipico inverno, questa è una P1010076pQuella fredda sera sentimmo il bisogno di una cioccolata calda, entrammo in uno dei tanti bar di quella via, riprendendo una abitudine che avevamo come costante delle serate invernali. Che bello vedere anche la laboriosa preparazione che ci consegnava una densa e deliziosa bollentissima cioccolata, ti rimetteva al mondo. Dolce, non dolcissima con  un marcato gusto di cioccolato, non allappante e foderante, che ti costringe, inevitabilmente, a finire con il bere un bicchiere d’acqua fredda, distruggendo l’effetto termosifone nello stomaco, questo purtroppo fu l’effetto della cioccolata di quella sera. Sgradevole rendersi conto che quella cioccolata non impregna per niente i biscotti che vi intingiamo, troppo densa e corposa. Domandammo come mai non fosse la solita, l’abituale, la ragazza ci mostrò orgogliosamente, fraintendendoci, tanto era entusiasta della modernità, un cilindro trasparente alle spalle del banco, in questo un densissimo liquido marrone veniva continuamente miscelato da una lama elicoidale, sul contenitore l’adesivo di una marca, che sarebbe diventata molto famosa, richiamava il cioccolato e finiva con “bar”, dichiarando così quale fosse il suo luogo d’elezione. Quella fu l’ultima volta che chiedemmo una Cioccolata Calda al bar, l’ultima volta che l’avevamo bevuta era stata la precedente, qualche volta ce la facciamo in casa, naturalmente con il cacao. _DSC0113f

Ingredienti per quattro commensali:

  • tre o quattrocento cc di Latte Intero, possibilmente, Alta Qualità
  • tre o quattrocento cc d’Acqua
  • cinque o sei cucchiai di Cacao Amaro
  • tre o quattro cucchiai di Zucchero
  • uno o due cucchiaini di Fecola di Patate

Per la preparazione serve un pentolino dal lungo manico, possibilmente in rame, e un cucchiaio in legno, anch’esso con manico lungo, e consiste in:

  1. Versare, setacciandoli, Cacao, Zucchero e Fecola nel tegamimo dal lungo manico, miscelarli ben bene
  2. Nel frattempo riscaldare una parte del Latte
  3. Stemperare con il latte caldo le polveri miscelate, fino a farne una crema compatta ed omogenea
  4. Aggiungere il resto del latte e acqua pian piano, miscelando sempre, portare ad ebollizione, tenderà a strabordare, sollevare dal fuoco e rimestare
  5. Rimettere sul fuoco, ripetere più volte l’operazione finché la Cioccolata avrà raggiunto riducendosi e cuocendo la consistenza desiderata
  6. Correggere di zucchero, servire e gustare

Approfondiamo la ricetta, entrando nei minimi particolari

Visto? Semplicissima preparazione a cui possiamo aggiungere delle aromatizzazioni particolari a secondo dei gusti. La mia preferita è il Peperoncino, un pizzico alla fine o uno sano in cottura, secco, anche tostato, per ancora un gusto in più, o meno, questo non vi meravigli è come lo bevevano gli Aztechi, i primi consumatori di questa deliziosa bevanda. Piacevole e generalmente gradita può essere l’aggiunta di Vaniglia, i semini o anche il semplice baccello vuoto, che bollendo cederà il suo profumo. Più particolare possono essere l’aggiunta di un cucchiaio di semi di Cardamomo e/o un cucchiaino di Cannella in povere. Ho trovato anche particolarmente gradevole la sostituzione in parte dell’acqua con un buon caffè amaro.
Avrete notato il suggerimento del pentolino con il manico lungo, rende più facile e maneggevole il sollevare dal fornello all’arrivo dell’ebollizione e, miscelando con cucchiaio di legno, fermarla, qualche volta può essere necessario soffiare.
La proporzione tra acqua e latte può essere variata a piacimento, rendendo più o meno marcata la dominanza del cioccolato, anche la quantità iniziale di zucchero non segue regole fisse, tutta la ricetta è lasciata alle vostre personalizzazioni ed all’estro del momento.

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Come c’è venuta l’idea di questa Cioccolata Calda in tazza con Pettole? Gli spagnoli gustano la cioccolata con i Churros, bastoncini o spirali di pasta fritta, la sua ricetta? bho! ne ho viste cento diverse, ne ho assaggiate una decina almeno sia in casa che in Spagna e Portogallo, per strada e nei bar, tutte buone, andando da un semplice impasto di acqua, farina e olio fino ad arrivare a una eccellente pasta choux molto raffinata, passando da uova si e no, burro si e no, ecc . . .  ecc . . . ed allora perché non intingere le nostre Pettole (clicca per ricetta), una semplice pasta cresciuta fritta, un dolce natalizio pugliese, il primo che si fa, a Taranto si inizia a farle addirittura da Santa Cecilia, il 22 novembre. Per questo, come con i Churros, spolveriamo le Pettole non solo con zucchero semolato, come tradizione, ma anche di Cannella in polvere e le intingiamo in Cioccolata Calda, densa ed avvolgente.

Questa la inseriamo tra i Dessert delle

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C’hama mangià josc . . . mamm ce croc stu mangià

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