Babà alla Crema con Amarene

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Siamo rimasti sul classico e abbiamo realizzato una personale Parigina, un Babà alla Crema con Amarene sciroppate, classicamente prima inzuppato nello sciroppo al rum.
Da tarantino non posso non pensare quando sento dire “Parigina” ad Anna Fugez della quale sono indegno concittadino, questa donna, che seppe farsi strada con la sua avvenenza ed eleganza, si affermò oltre che come cantante anche come attrice di varietà e non solo, caratterizzando un’epoca, si ritirò dalle scene ancora giovane e nel pieno del successo. La vidi una volta a Taranto in Piazza Castello, me la indicò mio padre, che l’aveva vista esibirsi, lui nipote di un impresario teatrale rovinatosi appresso alle ballerine, ne aveva sicuramente subito il fascino. Una donna certo avanti negli anni, eravamo alla fine dei ’50, ma ancora eretta e dal portamento elegante. Ricordo benissimo come mio padre sinteticamente mi descrisse la sua grandezza:  Vedi quella donna? gli ammiratori le staccavano i cavalli alla carrozza. Allora non credo d’aver capito cosa significasse, forse mi sembrò una cosa comica, cosa ne avrebbero fatto dei cavalli? forse mi domandai. Mi rimase però impressa questa visione insieme alla donna, la capii in seguito ed ebbi poi quella emozione, che allora non potei cogliere.

La Parigina prende il realtà nome dalle trine e merletti, che le ballerine di Can Can nei Caffè Chantant della Parigi Belle Epoque, le Parigine, per eccellenza ed antonomasia, lasciavano ampiamente ammirare durante il peccaminoso ballo, la crema con le sue volute e non solo li ricorderebbe e la voluttà del pasticcino simboleggerebbe bene l’atmosfera.
Secondo altri sarebbe stato il taglio centrale ad averlo fatto meritare il nome, simboleggiando ciò che le Parigine lasciavano intravedere, non essendo, durante il ballo, fornite di nulla su cui cucire trine e merletti. Del resto non sarebbe la prima colta che la Cucina, specie la Pasticceria, fossero allusivi a forme peccaminose.
Per questo abbiamo farcito il Babà con Crema Pasticciera (clicca per ricette di entrambi e non solo) alla Vaniglia e abbiamo intinto i babà in una Bagna, miscela di

  • mezzo litro d’acqua
  • un quarto di Zucchero semolato
  • mezzo bicchierino di Rum

ripetutamente inzuppando e strizzando, spennellato di Marmellata di Albicocche la sommità, tagliato a metà il Babà, l’abbiamo farcito con crema, guarnita d’Amarene Sciroppate, fatte in casa (clicca per ricetta).
Al momento di servire in coppetta, assecondando i gusti di alcuni, abbiamo irrorato ancora con bagna, questa volta molto più alcolica, mezzo bicchierino di rum a babà. A Napoli si raccontava che le ragazze di buona famiglia o le suore si ubriacassero spesso, senza dare nell’occhio o, forse, incoscientemente ed ingenuamente, mangiando troppi babà, per cui era bene stare attenti a questo dolce, assimilandolo ad un simbolo del peccato.DSC_2802f

Note
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C’hama mangià josc . . . mamm ce croc stu mangià 

2 Risposte a “Babà alla Crema con Amarene”

  1. Più che la presentazione di una ricetta, un racconto breve. Complimenti, hai descritto in modo straordinario l’essenza di questo dolce, fra l’altro realizzato con competenza.
    Bellissimo il tuo blog, tornerò volentieri a leggerti. Ciao

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