Ho vissuto per diversi anni a Catania durante i quali ho avuto modo di apprezzare molte ricette della cucina siciliana che ho imparato a preparare grazie a suggerimenti raccolti qua e la’ e ricostruiti con prove, riprove e soprattutto con pazienza, fino a raggiungere i sapori originari. Con le “sfinci” di riso, in verità, non ho perduto molto tempo ed anche se le indicazioni ricevute erano sempre piuttosto vaghe ed anche un po’ tendenziose, mi sono affidata al mio semplice ma ben collaudato buon senso ed ho imparato da sola a realizzarle perfettamente. Sono frittelle semplici, antichissime e di origine araba ( come quasi tutti i piatti della cucina siciliana ed in particolare quelli dolci) e non si finirebbe mai di mangiarle, tanto son buone!
Ingredienti:
Gr. 250 riso carnaroli
Gr. 400 latte intero
Gr. 30 burro
Gr. 60 circa di farina 00
Bucce grattugiate di un’ arancia e di mezzo limone
Gr. 300 miele di zagara.
Olio di riso oppure evo q.b. per friggere
Un cucchiaio di zucchero semolato
Un pizzico di sale
Un cucchiaino di lievito in polvere
Una bustina di vanillina
Cannella in polvere, se gradita
Procedimento:
Portare ad ebollizione il latte con il burro ed aggiungere il riso, il cucchiaio di zucchero, un pizzico di sale e le bucce grattugiate sottilmente di un’ arancia e di mezzo limone. A parte lasciare su un fornello un pentolino con dell’ acqua bollente e procedete la cottura del riso proprio come si fa con il risotto; quando assorbe tutto il latte, ma non e’ ancora cotto aggiungere un mestolino di acqua bollente e proseguire cosi’ fino a completa cottura, tenendo comunque presente che il riso NON deve assolutamente essere scotto come purtroppo consigliano in alcune ricette poco affidabili e l’ aspetto finale dovra’ essere consistente, un po’ appiccicoso e privo di liquidi. Lasciare intiepidire, quindi aggiungere la farina mescolata alla vanillina ed al lievito. Con i palmi delle mani unti di olio, ricavare dei cilindretti simili a salsicciotti e poggiarli su un ripiano coperto di carta di alluminio e quando saranno tutti pronti ( circa una ventina) procedere con la frittura. Negli anni passati usavo sempre olio evo, ma recentemente adopero, soprattutto per questa preparazione, l’ olio di riso che aggiunge sapore a sapore ed e’ molto leggero. Quando le “sfinci”saranno ben brunite da ogni lato, scolarle ed asciugarle dall’ olio superfluo su carta assorbente da cucina, poi sistemarle in un vassoio con i bordi un po’ alti o piu’ semplicemente in una pirofila. Scaldare il miele a bagnomaria e spargerlo sulle “sfinci” calde in modo che ogni frittella ne sia coperta da ogni lato. Aggiungere, se e’ gradita, una spolverata di cannella in polvere. Sono davvero squisite e vanno letteralmente a ruba!