Biscotti alla vecchia maniera ( le pastarelle )

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Quando io ero bambina non esisteva la grande varietà’ di biscotti che c’ e’ ora nei supermercati, anzi non esistevano neppure i supermercati ! image
C’ erano i wafer che allora si chiamavano frou-frou , i biscotti secchi ” gentilini “‘della Lazzaroni , i
” Saiwa ” i ” Doria ” ed i Mellin riservati soltanto ai bimbi piccolissimi. La mia prima colazione era costituita da un’ abbondante ciotola di latte, un po’ macchiato con il caffè’ di orzo ed accompagnato dalle ” fette della salute ” (cosi’ si chiamavano quelle che oggi sono le fette biscottate) oppure da una semplice fetta di pane. Quando c’ erano i biscotti, anzi le ” pastarelle ” rigorosamente fatte in casa, era una festa e la grande scatola di latta in cui venivano conservate si svuotava sempre velocemente. Naturalmente con la stessa ricetta li ho preparati anche ai miei figli quando erano piccoli, ma ancora oggi continuano ad apprezzarli e mi chiedono di farli. Sono naturali, digeribili e gradevolissimi; ottimi a merenda con una spremuta di arance o con un succo di frutta e si accompagnano felicemente anche al te’ caldo o freddo.

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Ingredienti:
Kg. 1 farina 00
Gr. 200 olio evo
Gr. 300 zucchero
Gr. 40 ammoniaca per dolci
N. 4 uova intere
Gr. 100 latte
N. 2 bustine di vanillina
Un uovo intero sbattuto e zucchero semolato q.b., da spargere sui biscotti prima di infornarli.
Un pizzico di sale

Procedimento :
In una ciotola, sbattere molto bene con le fruste, le uova con lo zucchero, la vanillina ed un pizzico di sale e quando avranno assunto una consistenza spumosa aggiungere a filo l’ olio evo. A parte, diluire l’ ammoniaca nel latte tiepido e badare che il recipiente usato sia piuttosto alto perché’ l’ ammoniaca quando si scioglie crea schiuma che può traboccare. Unirla al composto di uova e zucchero ed infine aggiungere a cucchiaiate la farina setacciata. Se si adopera una planetaria è consigliabile usare le fruste a ricciolo perché il composto va man mano indurendosi oppure proseguire la lavorazione a mano.
Cospargere abbondantemente di farina il ripiano da lavoro ed il matterello, posare l’ impasto e tirare una sfoglia non molto sottile dalla quale si ricaveranno i biscotti con gli appositi stampi oppure usando un bicchiere o semplicemente tagliandola a losanghe o quadrati . Disporre i biscotti sulla leccarda ricoperta con carta da forno oppure imburrata ed infarinata, spennellarli con un uovo intero sbattuto e spargere sopra un velo di zucchero semolato. Cuocerli a 170/180 gradi circa, tenendo presente che, la temperatura e’ sempre in rapporto al tipo di forno usato

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