Tutta la sicilia in un piatto: pasta con le sarde

Sarde, uvetta sultanina, zafferano, pinoli, mandorle, acciughe, finocchietto selvatico, vi sembra un’accozzaglia di ingredienti dolci e salati che non c’entrano niente uno con l’altro? Vi assicuro che messi insieme con cura creano uno dei primi piatti più buoni e noti della tradizione gastronomica siciliana: la pasta con le sarde, o pasta chi sardi in dialetto.

Pasta-con-le-sarde-(2-di-2)Secondo me questo primo piatto, che per la sua ricchezza potrebbe anche essere considerato un piatto unico, è una sintesi perfetta del concetto “cucinare con quello che la natura mette a disposizione”.

Come sempre districandosi tra leggende e verità, si pensa che questa pasta nascesse dall’esigenza di valorizzare un ingrediente non freschissimo come le sarde, che deperiscono molto velocemente. Per questo fu inserito il finocchietto selvatico profumato e di facile reperibilità. Poi con il tempo e grazie all’influenza dei popoli che transitarono nell’isola furono aggiunti gli altri ingredienti che la trasformarono nel piatto ricco che conosciamo oggi.

Come ogni piatto della tradizione, ne esistono tantissime varianti io vi do qualche consiglio per quello che ho potuto capire studiando e provando la ricetta.
Innanzitutto attenzione all’ingrediente principale, ovvero le sarde, che devono essere freschissime, infatti, il periodo migliore per preparare questa ricetta è da marzo a settembre mesi in cui sono pescate. Acquistatele intere e ricavatene i filetti.
Punto due: indispensabile è il finocchietto selvatico, un’erba spontanea dal sapore fresco e deciso, se non lo trovate potete anche utilizzare quello coltivato, ma sappiate che partite già in svantaggio ☺
Il terzo punto fondamentale è la pasta da utilizzare, i formati più usati sono generalmente quattro: spaghetti, bucatini, maccheroni (in Sicilia con questo nome si intendo un formato molto simile ai bucatini ma più spesso) o mezzi ziti.

Punto quattro: il condimento, non lasciatevi intimorire dall’olio. Gli ingredienti che necessitano di essere insaporiti sono tanti e, quindi, se volete stare leggeri questo non è il piatto adatto.

Quinto punto: la cottura. C’è chi fa insaporire il tutto in forno per 10 minuti prima di servirla! Se ve ne avanza, mangiatela il giorno dopo. È ottima anche fredda, o in alternativa fatela ripassare in padella.

Dopo tutta questa teoria non vi resta che passare alla pratica! Ecco il link (http://ricette.giallozafferano.it/Pasta-con-le-sarde.html)

Pubblicato da Sonia Peronaci

Innamorata della cucina in tutte le sue forme, ho fatto di questa passione un lavoro creando GialloZafferano, ho condotto una trasmissione su Fox-Life e ogni tanto mi diverto a pubblicare dei libri di cucina. Nella mia vita, 3 figlie, un compagno, 2 simpaticissimi e rumorosissimi pincher, oltre a una ventina di ragazzi in redazione a Giallozafferano.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *