Ognuno di noi ha un salva pranzo o salva cena. Vi sarà capitato sicuramente di avere ospiti improvvisi a casa e avere il frigorifero vuoto, talmente vuoto che per aprirlo dovete mettere gli occhiali da sole tanto è luminoso.
A me capita rigorosamente il sabato, quando dopo una settimana passata a cucinare a Giallozafferano mi accorgo di avere il frigo di casa in condizioni disperate e, ancor prima di riuscire a mettere giù un elenco di beni di prima necessità per poter andare a fare la spesa, ecco l’immancabile sms di mia figlia Laura che mi avvisa che tornerà da scuola a pranzo con un amica.
In questo caso le mie già più e più volte citate origini tirolesi mi vengono in aiuto e con l’aiuto di qualche uovo che, fortunatamente, non manca mai ecco che estraggo dal cilindro i magici spatzle, il tempo di scaldare l’acqua e sono pronti.
Chi li conosce, perchè li ha mangiati in qualche ristorante in Alto Adige o semplicemente perchè li ha visti fare mi contesterà il fatto che per farli bisogna avere l’attrezzo apposito che si chiama spätzlehobel (no, non è una parolaccia giuro). In realtà si riescono ad ottenere dei buoni risultati anche con uno schiacciapatate.
Alla pastella degli spatzle si possono aggiungere degli spinaci lessati e tritati oppure della polpa lessata e passata di barbabietola per ottenere degli gnocchetti verdi oppure viola. Il condimento più classico degli spatzle è del burro fuso e formaggio grattugiato, ma anche panna speck ed erba cipollina (o prezzemolo tritato) non sono inusuali.
Non dimentichiamo che appena saltati in poco burro possono essere l’accompagnamento ideale ad un piatto di carne con intingolo annesso, sia esso spezzatino, arrosto o altro. Beh, non vi resta che provarli e poi farne il vostro personale asso nella manica in occasione di ospiti improvvisi o pasti veloci ma di effetto!
Pronti per la ricetta? Eccola: http://ricette.giallozafferano.it/Spatzle.html
