I canestrelli, il mio cavallo di battaglia

Ognuno di noi ha il proprio cavallo di battaglia, una ricetta che riesce meglio delle altre o che semplicemente ci fa fare bella figura.
Anche io ho il mio ed è la ricetta dei canestrelli. Lo considero il mio cavallo di battaglia perchè mi ha aiutato tantissime volte in occasione delle presentazioni dei miei libri.
canestrelli1Spesso infatti le presentazioni dei libri si svolgono all’interno di librerie che sono meravigliose ed attrezzate per fare le librerie ma, ovviamente, non per cucinare!

A me serviva una ricetta da preparare durante gli showcooking che potesse essere agevolmente trasportata da Milano, dove abito e lavoro, e che richiedesse alla libreria ospitante il minimo sforzo per poterla preparare dando il massimo risultato.
Ecco  cosi che la scelta è caduta sui canestrelli che sono stati una sorpresa per tutte le persone che erano venute a vedermi: chiaramente in libreria preparavo solo l’impasto ma poi questi friabili biscottini già cotti me li portavo direttamente dalla redazione per farli assaggiare.
La particolarità di questi dolcetti, che trovate in Piemonte e Liguria, è l’utilizzo del tuorlo d’uovo sodo, cosa che di solito lascia molto perplessi, perchè chi non li ha mai fatti si chiede come potrà l’impasto diventare uniforme visto che all’inizio si presenta molto asciutto e farinoso per l’assenza di ingredienti liquidi.

E invece il miracolo avviene, con molta pazienza ma anche grazie al burro; alla fine otterrete un impasto omogeneo e liscio che potrà essere steso ricavando poi questi biscottini dalla forma a margherita con il buco al centro e ricoperti di zucchero a velo.
Ecco qualche dritta: fateli spessi almeno 1 cm e non cuoceteli troppo, devono restare molto chiari e avere solo una leggera doratura sulla parte che poggia sulla teglia. Anche se vi sembrano morbidi non preoccupatevi, perchè induriranno raffreddandosi.

Spolverizzateli ancora caldi con abbondante zucchero a velo e riponeteli in una scatola di latta per conservarli solo dopo che saranno raffreddati per bene (magari su di una gratella).
Come dicevo l’impasto è molto molto friabile e proprio per questo non può essere usato per gusci molto grossi, come ad esempio una crostata, perchè la fetta non reggerebbe il peso delle creme e della ricopertura, è invece l’ideale per la piccola pasticceria come i pasticcini ricoperti di crema pasticcera e frutta fresca.

Ora se vi ho incuriositi e siete pronti per passare all’opera ecco dove trovare la ricetta: http://ricette.giallozafferano.it/Canestrelli.html

Pubblicato da Sonia Peronaci

Innamorata della cucina in tutte le sue forme, ho fatto di questa passione un lavoro creando GialloZafferano, ho condotto una trasmissione su Fox-Life e ogni tanto mi diverto a pubblicare dei libri di cucina. Nella mia vita, 3 figlie, un compagno, 2 simpaticissimi e rumorosissimi pincher, oltre a una ventina di ragazzi in redazione a Giallozafferano.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *