Arrostissimo

Bando alle ciance, prima che scoppi il caldo letale (perché accadrà, verooo?, vale la pena regalarsi un ultimo arrosto.
Peccato che molte persone non vi si cimentino per paura di non riuscire e di rovinare il taglio: basta seguire poche indicazioni e vi giuro che verrà sicuramente anche a voi. Forse non come quello della nonna, ma non si può avere proprio tutto, dico bene?
La prima cosa da fare (se non l’avete chiesto al macellaio) è legare l’arrosto. Per i più libidinosi, c’è anche la possibilità di avvolgerlo completamente con pancetta e aromi, ma è anche vero che l’estate ormai si avvicina e un po’ di dieta ci sta, quindi io per questa volta rinuncio…

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Non rinuncio invece alla rosolatura iniziale, che sigilla ben bene la carne. Una volta terminata questa operazione su tutti i lati, lo sistemo in una comoda casseruola e dispongo intorno all’arrosto un bel trito di cipolle, carote e sedano (niente patate, si attaccano), con rametti di erbe aromatiche, innaffio di brodo o vino e chiudo il coperchio. Tenere il coperchio chiuso significa non dover aggiungere liquidi: la carne si cuocerà nei suoi sughini, rimanendo morbida e saporita.
Come indicazione generale possiamo dire che per un chilo di carne ci vogliono 50-60 minuti di cottura. Dopo 45 conviene punzecchiare l’arrosto con uno stuzzicadenti: se esce un liquido trasparente è pronto, se non esce niente è andato, se esce sangue deve cuocere ancora.
Quando lo preparate ricordatevi di partire con anticipo perché, a cottura terminata, la carne dovrà riposare per almeno 30 minuti. Nel frattempo, vale la pena togliere i rametti di aromatiche dal fondo di cottura e frullare tutto il resto: verrò fuori un sughino da sballo.
Mamma mia, ho già l’acquolina…
Voi come lo preparate l’arrosto? Con cosa lo accompagnate?

Pubblicato da Sonia Peronaci

Innamorata della cucina in tutte le sue forme, ho fatto di questa passione un lavoro creando GialloZafferano, ho condotto una trasmissione su Fox-Life e ogni tanto mi diverto a pubblicare dei libri di cucina. Nella mia vita, 3 figlie, un compagno, 2 simpaticissimi e rumorosissimi pincher, oltre a una ventina di ragazzi in redazione a Giallozafferano.

Una risposta a “Arrostissimo”

  1. ciao sonia….come sempre sei infallibile nelle tue ricette….non mi discosto tanto nel preparare l’arrosto (così come lo hai fatto tu), ma ultimamente mi sono cimentata con della carne che non avevo mai provato, ammetto la mia ignoranza credo si trattasse di stinchi di vitello, me li ha portati mia madre e li ho preparati cosi (dimmi però se ho sbagliato qualcosa..?) ho cosparso questi due cosciotti con gli aromi da arrosto (Leggermente). Poi li ho fatti rosolare nell’olio finchè non ho visto una doratura compatta, ho aggiunto le verdure (sedano, carote e cipolla abbondante), ho fatto rosolare ancora un pò finche le verdure non si sono ammorbidite, dimenticavo ho aggiunto un pezzetto di burro, e siccome non avevo vino bianco in casa ho optato per lo spumante (ahimè) dolce. Ed ho lasciato cuocere…a cottura ultimata (ed eventuale riposo) ho affettato la carne, l’ho dispota su un piatto di portata accompagnadola con il sughetto delle verrdure frullato ho accompagnato il tutto con la teglia di patate arrosto (tua ricetta). Non posso dire che non è stato un successo anche perchè hanno fatto fuori tutto ma sono rimasta perplessa perche non riuscivo a capire se questo era il modo giusto di cucinare questo tipo di carne, tutto sommato è venuta morbida e molto gradevole di gusto….tu che dici ho sbagliato qualcosa? grazie sempre della disponibilità e della tua gentilezza un cordiale saluto da anna

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