Torta Camilla – carote e mandorle

Vi ricordate le merendine Camilla, quelle fatte con carote e mandorle tipiche dell’infanzia di noi 30enni? Ecco io ne andavo ghiotta,  mio marito anche, e per Pasqua invece della colomba mi ha chiesto di fargli questa.
Detto, fatto!
Vi avviso: a differenza delle altre torte che preparo di solito questa è un pochino più lunga da fare, avrete bisogno tra preparazione e cottura di 1 oretta abbondante, tenetene conto, ma volete mettere la soddisfazione?! Ne vale la pena, credetemi!

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Ingredienti:
• 250 gr di farina 00
• 50 gr di farina integrale
• 300 gr di carote
• 100 gr di mandorle
• 170 gr di zucchero
• 100 ml di olio di semi
• 50 ml di acqua
• 2 uova
• il succo di 1 arancia rossa
• 1 bustina di vanillina
• 1 bustina di lievito
• un pizzico di sale
• zucchero a velo per guarnire

Per prima cosa separate i tuorli dagli albumi, montate questi ultimi a neve ben ferma aggiungendo un pizzico di sale all’inizio per far prima e riponeteli in frigo.
Lavate e pelate le carote, tagliatele a rondelle e mettetele nel mixer, riducetele piccolissime (potete anche grattuggiarle, ci vuole un po’ di più ma il risultato è lo stesso) mettetele da parte e dedicatevi ai tuorli, sbatteteli e aggiungete lo zucchero, poi le carote, mescolate bene. Tritate anche le mandorle e aggiungetele agli altri ingredienti, mescolate bene e mano mano aggiungete la vanillina, le farine, il lievito sciolto nell’acqua poi il succo d’arancia e l’olio.
In questo passaggio fate tutto con calma e attenzione, mescolando bene per far amalgamare tutti gli ingredienti. Quando avrete aggiunto e mescolato tutti gli ingredienti aggiungete gli albumi molto delicatamente per non farli smontare, cominciate a incorporarli mescolando dal basso verso l’alto senza fretta e con delicatezza. Quando il vostro impasto sarà perfettamente amalgamato potete trasferirlo in una teglia ricoperta di carta forno. Infornate a forno ben caldo e cuocete a 180° per 40 minuti circa.
Vi ricordo di fare sempre la prova dello stecchino per controllare la cottura perché ogni forno è diverso ed il tempo di cottura quindi sempre molto relativo.
A torta ben raffreddata se volete ricoprite con zucchero a velo.

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Giorno dopo giorno si asciugherà un po’ di più e gli ultimi giorni sarà quasi identica alla famosa merendina, ma questa sarà speciale perché fatta con le vostre mani, fatta con amore (cucinate con amore, vero? È l’ingrediente fondamentale.) e soprattutto sarà più sana perché senza conservanti, coloranti e additivi strani! Potreste anche fare delle monodosi tipo muffin per farle portare ai vostri figli a scuola, o voi in ufficio.

Se questa torta vi è piaciuta provate anche il mio muffin alla carota e cioccolato fondente

4 Risposte a “Torta Camilla – carote e mandorle”

  1. Non conosco questa merendina di cui parli nell’articolo, ho solo 24 anni 😀 Però la torta mi ha incuriosito molto e dirò alla mia mamma di farmela 😛

  2. Non conosco la merendina di cui parli, perché ho solo 24 anni 😀 però l’articolo mi ha incuriosito molto e dirò alla mia mamma di prepararmela 😛

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