Per mandarino si intende sia l’albero appartenente alla famiglia delle Rutacee che il frutto che esso produce. È un vero agrume, come il cedro, l’arancio, il pompelmo ed il limone ed è originario della Cina meridionale. Dall’Estremo Oriente fu portato a Malta dagli Inglesi e da qui a Palermo nel 1810. Nel 1816 fu piantato a Napoli nel Real Orto Botanico e nel Parco di Capodimonte ed in breve si diuse con successo in tutto il meridione e la Sardegna. Circa l’origine del suo nome, alcuni ritengono che la pianta e il suo frutto furono chiamati metaforicamente “mandarino” perché proveniente dalla Cina dove c’erano funzionari che portavano questo nome. Altri invece ritengono che la denominazione deriva da “mandara” nome che veniva dato a questo frutto nell’isola di Reunion (Madagascar), prima tappa del viaggio del mandarino dalla Cina verso l’Europa.
mandarino

IL MANDARINO DEI CAMPI FLEGREI

Nella storia dell’agricoltura del territorio flegreo va ricordato quel periodo a cavallo tra il XIX e il XX secolo in cui furono impiantati numerosi agrumeti con prevalenza di arance e mandarini. Ben presto ci si accorse della qualità e della bontà organolettica del mandarino, tanto che assunse un ruolo primario sulle tavole napoletane e della Campania, al punto da divenire un’interessante rendita economica. Non era raro infatti che il proprietario-imprenditore agricolo assegnasse in dote alla propria figlia le rendite derivanti dalla coltivazione di questo agrume.mandarino_2

Ma da allora qualcosa è cambiato: nuove regole del mercato e nuovi frutti ibridi che dal mandarino traggono origine, come le clementine e i mandaranci, hanno orientato altrove la scelta del consumatore. Tuttavia negli ultimi tempi si registra una riscoperta del mandarino in genere e, in particolare di quello dei Campi Flegrei per le sue eccellenti qualità.

FITOCOSMESI

Il mandarino è un frutto che ben si presta nella preparazione in purezza o con altri componenti per la preparazione di prodotti da destinare all’igiene ed alla cosmesi. Gli impieghi possono essere numerosi, dal sapone al deodorante, dal profumo all’olio essenziale ed a quant’altro l’industria o i singoli riescono a produrre. Dalla spremitura a freddo della buccia si ricava “l’olio essenziale”, un olio che viene largamente utilizzato in ambito cosmetico per la preparazione di prodotti per la cura della pelle. L’olio essenziale di mandarino ha un effetto depurativo e drenante sulla pelle ed è utile per combattere la ritenzione idrica e gli inestetismi della cellulite. L’olio essenziale può anche essere utilizzato per produrre liquori, sciroppi, canditi, profumi e per le sue proprietà terapeutiche. Le bucce di mandarino essiccate possono essere utilizzate per profumati pout pourri per casa e biancheria.

PROPRIETA NUTRIZIONALI

Il mandarino, ed in particolare quello dei Campi Flegrei, oltre ad avere eccellenti qualità organolettiche ha anche interessanti proprietà terapeutiche. È un’ottima fonte di vitamine C, A ed E, e contiene sali minerali come potassio, calcio, fosforo, ferro, magnesio, selenio, e bromo. È quindi un buon rimedio contro i dolori articolari, rafforza il sistema immunitario, favorisce la diuresi, contrasta la ritenzione idrica e grazie alla vitamina C, è utile per prevenire il raffreddore, l’influenza e proteggere mucose e capillari. Per la presenza di bromo è un ottimo sedativo per il sistema nervoso favorendo il rilassamento ed il sonno. Grazie al limonene contenuto nella buccia possiede qualità ossidanti in grado di combattere i radicali liberi e contrastare l’invecchiamento. L’alta concentrazione di fibre dona al frutto proprietà che facilitano il transito intestinale risolvendo problemi di stitichezza. Secondo alcuni ricercatori USA il mandarino avrebbe anche proprietà antitumorali. Un bicchiere al giorno del suo succo contrasterebbe l’insorgenza di tumori al fegato ed al tratto digerente, proteggerebbe le funzioni del cuore e ridurrebbe i rischi di ictus.

mandarino_3A TAVOLA

A tavola, nel periodo invernale, il frutto fresco trova il suo migliore utilizzo mentre l’olio essenziale e le polveri delle bucce essiccate trovano impiego in pasticceria e nella preparazione di bevande rinfrescanti anche nel periodo estivo.