Torta di amaretti

Adoro gli amaretti, li metterei ovunque. Penso che diano un tocco antico, quasi classico, e che nobilitino qualsiasi preparazione dolce. Questa torta, soffice e alta pur non contenendo lievito, permette di gustarli appieno. Mi sembra particolarmente indicata per accompagnare un buon tè o un bel bicchiere di latte freddo.

Ingredienti:

50 gr. di fecola

50 gr. di farina 00

4 uova

50 gr. di zucchero

50 gr. di mandorle macinate

200 gr. di amaretti

1 cucchiaio di brandy

1 pizzico di sale

Procedimento:

Accendere il forno a 180°, modalità statico. Imburrare e infarinare una teglia diametro 20.

In una terrina mescolare la farina, la fecola e le mandorle macinate. In un’altra montare i tuorli con lo zucchero fino a renderli bianchi e spumosi. Unire il composto di farina e mandorle, mescolando bene, e poi il brandy.

Montare gli albumi a neve con un pizzico di sale. Incorporare molto delicatamente gli amaretti tritati finemente usando una spatola dal basso verso l’alto per non smontare il composto. Versarlo nella terrina contenente il primo impasto, sempre molto delicatamente ma assicurandosi di aver amalgamato bene i due composti.

Livellare leggermente e cuocere per 40 minuti. Vale la prova stecchino. Spegnere il forno, lasciare il dolce altri 5 minuti poi estrarlo, farlo raffreddare e sformarlo. Volendo si può decorare con amaretti sbriciolati o con un pò di zucchero a velo.

La ricetta è tratta dal libro “Torte – dolci per eccellenza”.

Note: gli amaretti sbriciolati si possono aggiungere anche dopo il brandy, secondo il procedimento descritto nel libro. Però in calce alla ricetta veniva consigliato di unirli con delicatezza agli albumi montati a neve affinchè si amalgamassero meglio al composto.

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