Domenica per le nostre escursioni nei paesi irpini siamo andati a Calitri, un piccolo comune dell’Irpinia orientale ai confini con la Basilicata. Non è la prima volta che ci andavo, da quando l’abbiamo scoperto ci siamo stati diverse volte. è un paese davvero carino con il suo centro storico fatto di vicoletti e grotte tufacee,i colori chiari delle case e le porta colorate ti fanno pensare ai borghi costieri e invece sei nel profondo entroterra.
Calitri
Comunque affascinati da questo paesino ci siamo tornati diverse volte e domenica siamo andati con un gruppo “invasioni irpine” per una visita speciale: la visita alle grotte di stagionatura del caciocavallo dell’azienda D&D.
Si perché Calitri non è solo un bel paese ma si mangia anche bene ed ha dei prodotti tipici come il caciocavallo stagionato in grotta.In queste grotte di tufo e pietra si crea un microhabitat ideale per la stragionatura e dà ai formaggi un gusto particolare.
L’azienda D&D è della famiglia Di Cecca e quest’anno ha inaugurato la prima caciocavalleria del mondo. Ovviamente non stiamo parlando di un semplice negozio che vende formaggi ma è più una bottega o boutique dove si vendono i prodotti dell’azienda ma anche altre eccelenze irpine. Tutti prodotti che si possono abbinare con i loro formaggi.
I prodotti di punta dell’azienda sono i caciocavalli e la schiena d’asino, un altro formaggio a pasta filata che quest’anno è candidato per l’Italian Cheese Awards.Il latte usato viene da mucche locali che pascolano libere.
Ci sono due tipi di caciocavallo e schiena d’asino: quella giovane, con una stagionatura di 30 giorni con un sapore più delicato e quello stagionato , che è stato in grotta per circa 6 mesi, ed è leggermente più piccante.
Anche se legata fortemente alle tradizioni quest’azienda è davvero innovativa e ha avuto idee davvero simpatiche. Ha fatto creare un tagliere apposito per tagliare il caciocavallo chiamato il patibolo, con una zona concava per appoggiarci il caciocavallo,e una linea di coltelli utili sia per tagliare che per spalmare il caciocavallo impiccato sul pane.
I proprietari dell’azienda sono stati davvero gentili con noi ci hanno accolto con un assaggio di formaggi e di vino e ci hanno omaggiato anche di un’altra delle loro invenzioni il “kitcampa”. Un simpatico kit di sopravvivenza con tarallini, una fetta di caciocavallo e una del formaggio dell’emigrante. Un kit sottovuoto da portarsi dietro per ogni emergenza.
Le visite alle grotte sono uno dei servizi che fanno su prenotazione.
Che dire… Calitri come sempre non ci ha delusi.
http://www.caciocavalleriaded.it/