Polenta fritta (sgagliozze) – lo street food di Bari Vecchia

Prima di procedere con la frittura, lasciar raffreddare e riposare la polenta per un giorno intero! Dovrà essere ben asciutta!

Nota: in questa ricetta ho abbinato la polenta fritta (sgagliozze) a funghi cardoncelli trifolati e ad una cremina al tartufo facilmente reperibile in commercio. Voi però potete anche gustarle da sole (sono davvero eccezionali) magari servendole in coni di carta oppure abbinarle come più vi piace, ad. es. con del formaggio spalmabile ed una dadolata di pomodorini al basilico, o solo con funghi e scaglie di grana.
Potrete creare uno sfiziosissimo finger food a vostra fantasia!! Inoltre, come vuole la tradizione, potrete realizzare le sgagliozze preparando la polenta in maniera tradizionale con la farina di mais (senza l’utilizzo di quella istantanea) e friggendole in olio d’oliva. Io ho utilizzato l’olio di semi di arachide per ottenere una frittura più leggera.

Iniziamo la preparazione della polenta fritta (sgagliozze) mettendo sul fuoco un tegame antiaderente con un litro di acqua ed aspettando che arrivi a bollore.

Raggiunto il bollore, aggiungiamo un po di sale e versiamo lentamente a pioggia la polenta mescolando energicamente con un cucchiaio o un frustino per evitare la formazione di grumi.

Lasciamo cuocere, girando continuamente, fino ad ottenere una consistenza densa.

Versiamo la polenta calda in uno stampo da plumcake, leggermente unto con olio (oppure spargiamola uniformemente su una teglia da forno fino a raggiungere uno spessore di almeno 1 cm).

Una volta ben raffreddata, estraiamo la polenta e tagliamola a fette (se utilizzate la teglia, tagliatela a quadratini).

Disponiamola su un canovaccio e lasciamola seccare e riposare per un giorno intero, girandola ogni tanto, in modo che si secchi bene da tutti i lati.

Possiamo procedere con la frittura delle sgagliozze.

Mettiamo sul fuoco una capiente pentola con abbondante olio ed aspettiamo che si scaldi.

Nel frattempo, asciughiamo ogni fettina di polenta con carta assorbente.

Consiglio: fate attenzione perché se la polenta non sarà ben secca, ma ancora umida, in frittura tenderà a schizzare e a riempirsi d’olio.
Inoltre, controlliamo la temperatura dell’olio inserendo all’interno della padella uno stuzzicadenti e, se farà le bollicine, vorrà dire che sarà pronto per la frittura. Questo è ovviamente un trucchetto se non disponete di un termometro da cucina per liquidi (per l’olio di semi di arachide il punto di fumo sarà a 190/200°C), quindi la temperatura ottimale per la frittura è 170°- 180° C.

Friggiamo le sgagliozze in abbondante olio bollente, in modo tale che affondino quasi totalmente.
La frittura dovrà essere omogenea, quindi giriamole da entrambi i lati.

Appena saranno ben dorate e croccanti possiamo sgocciolarle e disporle su un vassoio con carta assorbente.
Procediamo in questo modo per tutte le fettine di polenta.

Terminata la frittura, insaporiamo la polenta fritta con una spolverata di sale e le nostre sgagliozze sono pronte per essere gustate calde e fragranti!!

Se volete rendere le sgagliozze delle “sfiziose tartine” ed abbinarle come ho fatto io, procediamo cosi: prepariamo in anticipo i funghi cardoncelli trifolati.

Passiamo un panno umido sui funghi per pulirli ed eliminare il terreno in eccesso (se sono troppo sporchi, passateli velocemente sotto l’acqua).

Tagliamoli a fettine e saltiamoli in padella con aglio, olio ed una puntina di peperoncino. Insaporiamoli con un pizzico di sale.

A metà cottura, sfumiamo con un goccio di vino bianco e lasciamo evaporare.
I funghi cuoceranno in tutto circa 10 minuti.

Una volta pronti, spolverizziamoli con del prezzemolo tritato.

Serviamo la polenta fritta  ben calda, accompagnata dalla crema al tartufo e dai funghi trifolati.

Potete però gustare la polenta fritta nella sua semplicità o anche creare l’abbinamento che più vi piace sbizzarrendo la vostra fantasia e divertendovi in cucina ! 😀

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Isabella