Oggi vi preparo una pasta asciutta al profumo di mare: paccheri con coda di rospo. 😛 E vi annuncio la collaborazione con il Pastificio Leonessa che produce pasta secca, fresca e per celiaci rispettando la tradizione degli antichi pastai napoletani e utilizzando solo ed esclusivamente le trafile in bronzo. Un pastificio che si fregia del marchio “Sapori di Campania” ottenuto con la linea Fior di Grano, pasta pregiata prodotta con il 100% di grano campano. Un grano proveniente dal territorio di Vallesaccarda (Av) ed ottenuto grazie ai consigli del compianto Dott. Natale Di Fonzo, direttore dell’allora Istituto Sperimentale per la Cerealicoltura di Foggia, oggi Centro di Ricerca per la Cerealicoltura, Ente nazionale del C.R.A.
Date le particolari caratteristiche di questa azienda, mi sono promessa un giorno di andare a visitare l’opificio ed il negozio annesso e, soprattutto, conoscere personalmente i proprietari.
Questa la mia ricetta 😀
Ingredienti per 5 persone:
- 400 g di paccheri per me Leonessa
- 500 g di coda di rospo (4 piccole code di rospo)
- 200 g di pomodorini ciliegino
- 1/2 bicchiere di vino bianco secco
- 1 spicchio d’aglio
- olio extravergine di oliva q.b.
- sale q.b.
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Togliere la pelle alla coda di rospo e staccare la lisca centrale dalla carne.
Mettere l’olio e l’aglio, privato dell’anima centrale e tritato finemente, in una saltapasta.
Appena l’aglio sfrigola aggiungere le lische precedentemente lavate, farle rosolare leggermente e bagnare con il vino bianco.
Lasciare evaporare il vino ed aggiungere i pomodorini lavati e tagliati a metà.
Coprire e lasciare cuocere il sughetto per circa 15 minuti.
Lavare la carne della coda di rospo e tagliarla a dadini.
Eliminare le lische dal sughetto ed aggiungere i dadini di carne. Lasciare cuocere per circa 10 minuti.
Nel frattempo, in abbondante acqua salata, lessare i paccheri al dente tenendo da parte un po’ d’acqua di cottura.
Versare i paccheri al dente nel sughetto e farli saltare, se necessario aggiungere un po’ d’acqua di cottura della pasta.
Buon Appetito.
Con questa ricetta partecipo al contest: “E tu di che pasta sei??”
Penso che sia una vera squisitezza e credo che a breve la proverò. Brava! Continua così.