PICI FATTI A MANO – Ricetta di Piero Benigni I pici sono dei grossi spaghetti fatti in casa impastando acqua, farina e sale, con la eventuale aggiunta di pochissimo uovo. La loro area di diffusione coincide largamente in Lazio, Umbria e Toscana, con il territorio abitato nell’antichità dagli Etruschi.
Con questo nome sono diffusi in tutta la Valdichiana aretina e senese, mentre sono i bringoli in Valtiberina e le peciarigne nella montgna cortonese. Nel Senese sono diffusi nella parte bassa della provincia sempre col nome di pici, salvo che pinci a Montalcino e lunghetti a Trequanda.
- DifficoltàMedio
- CostoMolto economico
- Tempo di preparazione1 Ora
- Tempo di cottura10 Minuti
- Porzioni4
- Metodo di cotturaFornello
Pici fatti a mano
Ingredienti
- 450 gfarina tipo 0
- 270 mlacqua tiepida
- 2 cucchiaiolio di oliva
- 1 pizzicosale
Vi serviranno
- Spianatoia
- Mattarello
- Coltello
- Se disponibile planetaria
IMPASTANDO A MANO
Per 4 – 5 persone fate la fontana sulla spianatoia con 450 g di farina e versateci poco a poco 270 ml di acqua appena tiepida con disciolto un pizzico di sale. Impastate a lungo, aggiungendo un cucchiaio d’olio, e continuate a lavorare con le mani fino a che non otterrete una pasta ben omogenea, liscia e assai consistente, agendo se necessario con piccole aggiunte di acqua o farina.
IN PLANETARIA
Mettete nella coppa l’acqua, il sale e l’olio, poi azionate a velocità 2 e aggiungete la farina cucchiaio dopo cucchiaio, fino a quando non avrete una pasta assai consistente. La pasta è pronta quando si attorciglia tutta attorno al gancio senza però aderirvi o quasi. Io uso prima la spatola, poi il gancio impastatore.
COME SI FANNO (APPICIATURA)
Quando avrete la pasta, fateci una palla, mettetela nella pellicola, copritela con un panno e fatela riposare mezz’ora. Riprendetela, impastatela mezzo minuto e stendetela col matterello sulla spianatoia infarinata allo spessore di un centimetro o poco meno. Ungetela con qualche goccia d’olio e tagliatela a striscioline larghe quanto alte, cioè a sezione più o meno quadrata.
Spolverate la spianatoia con un po’ di farina di grano. Preparate un vassoio con un paio di manciate di farina gialla (di mais), che servirà ad asciugare i pici man mano che li fate.
Prendete con le dita della mano sinistra l’estremità di una striscia e tenetela un po’ sollevata dalla spianatoia: col palmo della mano destra strusciatela rotolandoci sopra, mentre con la sinistra la tirate dolcemente per allungarla. Ricaverete un lungo spaghetto, che cercherete di fare di diametro uniforme e abbastanza fine.
Appena fatto buttatelo sulla farina gialla e muovetelo in modo che se ne attacchi un po’ addosso per asciugarsi. Ripetete per tutta la pasta e fate attenzione a infarinare bene i pici quando li buttate nel vassoio. Non si devono attaccare tra di loro, ovviamente. Una volta fatti tutti i pici, levateli dal vassoio e passateli sulla spianatoia, stesi e separati tra loro, sempre ben infarinati di farina gialla.
Qui li lascerete seccare un po’ di tempo, minimo 45 minuti e massimo 3 ore, in modo che si asciughino per cuocersi poi bene. Ogni tanto muoveteli, perché non tocchino la spianatoia sempre dallo stesso lato, e teneteli sempre infarinati di farina gialla. Se si rompono mentre li fate, nessun problema: riattaccate le estremità rotte e proseguite. Almeno per le prime volte non fateli lunghissimi: due o tre palmi vanno benisimo.
COTTURA
Si cuociono lessandoli in abbondante acqua, normalmente salata, per 6-8 minuti. E’ buona regola mettere un cucchiaio d’olio nell’acqua di cottura, per evitare che si attacchino tra loro. Prima di cuocerli prendeteli con garbo, sciogliete eventuali nodi o agglomerati che potrebbero aver fatto, liberateli dalla eventuale farina in eccesso e buttateli nell’acqua bollente a manciatelle.
QUALCHE CONSIGLIO
Usate acqua tiepida per impastare, non calda né fredda. Lessateli in acqua molto abbondante e su un fornello grande, perché tendono ad abbassare molto la temperatura dell’acqua quando si buttano. Se li lessate con poca acqua o su fornello piccolo staranno molto tempo a riprendere il bollore e saranno collosi.
Levateli al dente, buttateli in padella col condimento già caldo, girate o saltate pochissimo, non aggiungete acqua di cottura sennò diventano collosi. Quando li fate, o l’acqua o la farina vanno misurati o pesati, meglio tutti e due. La dose normale per ogni persona è di 110 g di farina e circa 65 g di acqua.
Quest’ultima può avere piccole variazioni, perché non tutte le farine assorbono in modo eguale. Usate una farina tipo 0 di ottima qualità. Nella zona di Montepulciano si aggiunge un uovo all’impasto iniziale, con almeno mezzo chilo di farina. Si ottiene una pasta più ferma e resistente, ovviamente, ma la cosa non è indispensabile.
Se quando li fate fanno i capricci e sembrano degli elastici, la pasta ha riposato poco. I vari tipi di condimento classico per i pici, cioè le briciole e l’aglione, li trovate sempre su questo blog cliccando i link in fondo a questa ricetta.
Sopra: l’impastatura in planetaria
Sopra: la pasta pronta per essere messa a riposare
Sopra: l’appiciatura
Link utili per i pici fatti a mano
https://blog.giallozafferano.it/pierobenigni/pici-fatti-a-mano/
https://blog.giallozafferano.it/pierobenigni/pici-e-pasta-con-le-briciole-2/
https://blog.giallozafferano.it/pierobenigni/pici-e-pasta-con-laglione/
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