Ricotta cu seru (con il siero)

Ricotta cu seru (con il siero)

RicottaCuSeroQuesta ricetta e semplicissima da preparare, ma la materia prima è difficile da reperire.

Ma è possibile prepararla in casa, vi parlo della ricotta con il siero.

Vi ricordo che la ricotta, pur essendo un prodotto caseario, non si può definire formaggio ma va classificata semplicemente come latticino: non viene ottenuta infatti attraverso la coagulazione della caseina, ma dalle proteine del siero di latte, cioè della parte liquida del latte che si separa dalla cagliata durante la caseificazione. Il processo di coagulazione delle sieroproteine avviene ad un’alta temperatura (80-90 °C): il siero viene quindi letteralmente ri-cotto. Le proteine interessate sono in particolare albumina e globulina. La tecnologia più antica consisteva solamente nel riscaldare il siero aspettandone la denaturazione e conseguente affioramento della ricotta in superficie. Nei secoli si sono via via sviluppate tecnologie che, sfruttando la reazione di saturazione salina, ottenevano un migliore recupero ed una più alta qualità. Tali tecnologie sono quelle riconducibili all’impiego di acque sorgive e/o marine. Oggi vengono anche aggiunte soluzioni acide (di acido citrico, tartarico o cloridrico) per catalizzare la coagulazione. Nella foto potete vedere immersi nel siero 2 pezzi di rami dell’albero del fico. Intagliando la corteccia viene fuori il “latte”, un liquido acido che permette la coagulazione dell’albumina e globulina.

RicottaCuSeru

Ingredienti per 4 persone

  • 8 fette di pane di grano duro non fresco
  • Ricotta con il siero

Praticamente dopo aver prodotto il formaggio lo scarto della lavorazione viene rimessa sul fuoco.

La massa viene  “Ri-cotta” quando ha raggiunto circa 80 gradi viene aggiunto un acido, nel mio caso  2  rami dell’albero del fico. Intagliando la corteccia viene fuori il “latte”, un liquido acido che permette la coagulazione dell’albumina e globulina.  Ma in ogni zona vengono usati addensanti diversi.

Piano piano l’albumina e la globulina si coagulano ed essendo meno pesanti dell’acqua  affiorano.

Si prendono 4 piatti vi si spezza il pane, mi raccomando spezzatelo con le mani perchè così assorbe meglio il siero, e con un mestolo forato vi si versa la ricotta mantenendo anche una parte del liquido, il siero appunto.

In qualche minuto il liquido inzuppa per bene il pane e con un cucchiaio si può mangiare prendendo contemporaneamente ricotta e pane.

L’unico periodo da evitare e quello autunnale, perchè spesso le pecore mangiano le olive e quindi il latte e la ricotta hanno un retrogusto amaro non sempre piacevole.

Buon appetito

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DSCF0017 RicottaCuSeru RicottaCuSeru RicottaCuSeru RicottaCuSeru RicottaCuSeru  Mio Padre insieme al cugino Nino, il Mago della ricotta

Pubblicato da peperonciniedintorni

Calogero Rifici nato a Mirto (ME) nel lontano 13 aprile 1958, sono Perito Meccanico e studio cucina, fotografia, elettronica, informatica, ec, ec. Nel 1982 mi sono trasferito a Firenze, per lavorare nel primo impianto di smistamento d’Italia, nel 1984 mi sono sposato con Marina e ci siamo trasferiti a Livorno, sul mare, perché ci nasce sul mare difficilmente ci rinuncia. Per circa 6 anni ho insegnato Office automation in una scuola superiore, ho tenuto diversi corsi di informatica in diverse aziende. Per tanti Anni ho lavorato come specialista infrastrutture per una grande azienda di servizi, mi occupo di sicurezza. Dal gennaio 2019 sono libero professionista, nel campo enogastronomico Dal 2002 sono membro dell’accademia del peperoncino, dal 2008 sono Sommelier Fisar delegazione Livorno. Da 2013 ho un blog, www.peperonciniedintorni.it dove pubblico notizie enogastronomiche e ricette. Quando nelle ricette uso ingredienti particolari, prima spiego gli ingredienti che uso e poi illustro le ricette. Le mie ricette sono o tradizionali o di mia creazione, cerco di valorizzare i prodotti che uso. Faccio parte della delegazione Slow Food di Livorno, e cerchiamo di far conoscere la natura, specialmente ai bambini.

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