Per 150 specialità ittiche della tradizione riconoscimento Mipaaf

Per 150 specialità ittiche della tradizione riconoscimento Mipaaf

Per 150 specialità ittiche della tradizione riconoscimento Mipaaf
Per 150 specialità ittiche della tradizione riconoscimento Mipaaf

Per 150 specialità ittiche della tradizione riconoscimento Mipaaf, Dagli involtini di pesce spada allo stoccafisso prodotti in Calabria, passando per la colatura di alici di Cetara in Campania, al brodetto di vongole dell’Emilia-Romagna. Sono 150 le specialità ittiche che fanno parte delle 5 mila produzioni agroalimentari tradizionali (Pat), riconoscimento attribuito dal Ministero delle Politiche agricole ai prodotti lavorati secondo antiche ricette. E’ la mappa di produzioni di nicchia a base di pesci, crostacei e molluschi che caratterizzano generalmente aree territoriali molto ristrette. A tracciarla è la Federcoopesca-Confcooperative in vista dell’apertura della stagione delle gite fuori porta; un’occasione colta da 4 italiani su 5, secondo un’indagine della stessa associazione, per andare a caccia di specialità eno-gastronomiche.

Sul podio tra le Regione con maggiori riconoscimenti di mare c’è il Veneto con 21 prodotti, seguito dalla Calabria con 20, e dalla Sardegna con 14, tra cui spiccano preparazioni a base di muggine e tonno. E poi ancora Friuli Venezia Giulia (13), Sicilia (11), Molise e Campania (10), Puglia (9), Emilia Romagna e Lazio (8 ciascuno), Liguria (7), Umbria (6), Lombardia (4), Basilicata e Piemonte (3), Abruzzo, Trentino e Marche (1 ciascuno). I prodotti sono tanti e per tutti i gusti. Al Nord si passa dal dondolo friulano, ovvero il tartufo di mare, al pesce azzurro e all’anguilla del Delta del Po. Il pesce in scapece, fritto e conservato in una marinatura si può assaporare in Abruzzo, Molise e Puglia. Ma non è solo il mare a farla da padrone, perché una buona offerta di Pat arriva anche dalle acque dolci, come il coregone e il pigo in Veneto, i prodotti ittici in carpione in Piemonte e la carpa, il latterino e i lucci del lago Trasimeno in Umbria.

Fonte Ansa.it

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Pubblicato da peperonciniedintorni

Calogero Rifici nato a Mirto (ME) nel lontano 13 aprile 1958, sono Perito Meccanico e studio cucina, fotografia, elettronica, informatica, ec, ec. Nel 1982 mi sono trasferito a Firenze, per lavorare nel primo impianto di smistamento d’Italia, nel 1984 mi sono sposato con Marina e ci siamo trasferiti a Livorno, sul mare, perché ci nasce sul mare difficilmente ci rinuncia. Per circa 6 anni ho insegnato Office automation in una scuola superiore, ho tenuto diversi corsi di informatica in diverse aziende. Per tanti Anni ho lavorato come specialista infrastrutture per una grande azienda di servizi, mi occupo di sicurezza. Dal gennaio 2019 sono libero professionista, nel campo enogastronomico Dal 2002 sono membro dell’accademia del peperoncino, dal 2008 sono Sommelier Fisar delegazione Livorno. Da 2013 ho un blog, www.peperonciniedintorni.it dove pubblico notizie enogastronomiche e ricette. Quando nelle ricette uso ingredienti particolari, prima spiego gli ingredienti che uso e poi illustro le ricette. Le mie ricette sono o tradizionali o di mia creazione, cerco di valorizzare i prodotti che uso. Faccio parte della delegazione Slow Food di Livorno, e cerchiamo di far conoscere la natura, specialmente ai bambini.

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