Pasta e fagioli star dei piatti ‘antifreddo’

Pasta e fagioli star dei piatti ‘antifreddo’

Pasta e fagioli star dei piatti 'antifreddo'
Pasta e fagioli star dei piatti ‘antifreddo’

Nutrizionista Piretta, Chef Gilmozzi, Oldani, Sacco, ok pure piatto unico e ricco consommé

Il freddo si combatte anche a tavola, con piatti caldi ‘ristoratori’ e ricchi di nutrienti che possono aiutare le difese immunitarie. A questo proposito, se si devono indicare i piatti ideali, “viene spontaneo dire minestroni e pasta e fagioli, in generale l’abbinamento ideale è cereali e legumi caldi”, spiega Luca Piretta, nutrizionista e gastroenterologo al’Università La Sapienza di Roma. “Cereali e legumi insieme serviti caldi è il top sia in termini nutrizionali che di approvvigionamento di cibo sano e antiossidante – aggiunge Piretta – poi non dimentichiamoci di aiutare l’organismo a combattere i mali di stagione, dalle influenze alle malattie respiratorie. E’ quindi bene mangiare frutta e verdura ricca di vitamina A e C: per assumere vitamina A scegliamo zucca, radicchio e carote. Per la C ci sono i kiwi, che in Italia sono largamente coltivati, ricchi di questa vitamina”. “Non dimentichiamoci il pesce – continua Piretta -, dal tonno al pesce azzurro sono antiinfiammatori e quindi aiutano a prevenire l’influenza. Fanno benissimo anche noci, mandorle e nocciole ma in questo caso facciamo attenzione al fatto che sono molto caloriche e possono far prendere peso”. Gli chef intanto calano i loro assi nella manica per scaldare i commensali: “Bella e di corpo, è sicuramente una ‘bomba’ l’essenza di terra, un brodo o consommé fatto con 10 tipi di carne e poi in infusione con il sottobosco”, dice Alessandro Gilmozzi, stellato del ristorante El Molin a Cavalese, specialista della cucina di montagna. “Ma anche le nostre zuppe più caratteristiche della tradizione come la zuppa d’orzo, le zuppa di formaggio e vino bianco con le rape e pane di segala – aggiunge lo chef – vanno bene in questi periodi del anno”. “Il cliente non va scaldato con cose bollenti a 100 gradi – osserva lo chef stellato Davide Oldani di D’O a Cornaredo – perchè il corpo deve essere in grado di assorbire la temperatura, quindi piatti caldi ma non troppo caldi. La mia proposta anti-freddo è un piatto unico, una piccola pasta di semola di grano duro mantecata con fontina e sopra scagliette di cioccolato amaro. Il tutto servito sorseggiando un bicchierino di brodo vegetale agrumato, sicuramente questo piatto scalda ed è anche ideale sotto il profilo nutrizionale”. Sul formaggio punta anche Marco Sacco, chef stellato del Piccolo lago di Verbania, per ‘dar corpo’ a un antipasto, il flan di Bettelmatt con mostarda di pere e salsa ai mirtilli, perfetto per chiudere i menu invernali e molto legato al territorio a partire dal suo ingrediente principe, il Bettelmatt, formaggio tipico della Val d’Ossola di sola produzione estiva di alpeggio.

Fonte Ansa.it

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Pubblicato da peperonciniedintorni

Calogero Rifici nato a Mirto (ME) nel lontano 13 aprile 1958, sono Perito Meccanico e studio cucina, fotografia, elettronica, informatica, ec, ec. Nel 1982 mi sono trasferito a Firenze, per lavorare nel primo impianto di smistamento d’Italia, nel 1984 mi sono sposato con Marina e ci siamo trasferiti a Livorno, sul mare, perché ci nasce sul mare difficilmente ci rinuncia. Per circa 6 anni ho insegnato Office automation in una scuola superiore, ho tenuto diversi corsi di informatica in diverse aziende. Per tanti Anni ho lavorato come specialista infrastrutture per una grande azienda di servizi, mi occupo di sicurezza. Dal gennaio 2019 sono libero professionista, nel campo enogastronomico Dal 2002 sono membro dell’accademia del peperoncino, dal 2008 sono Sommelier Fisar delegazione Livorno. Da 2013 ho un blog, www.peperonciniedintorni.it dove pubblico notizie enogastronomiche e ricette. Quando nelle ricette uso ingredienti particolari, prima spiego gli ingredienti che uso e poi illustro le ricette. Le mie ricette sono o tradizionali o di mia creazione, cerco di valorizzare i prodotti che uso. Faccio parte della delegazione Slow Food di Livorno, e cerchiamo di far conoscere la natura, specialmente ai bambini.

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