Nuovi formati di pasta ideati con la stampa 3D, Barilla sceglie i migliori.
La multinazionale della pasta annuncia i vincitori di un concorso per trovare un nuovo formato di pasta da realizzare esclusivamente con tecniche di stampa 3D.
Lo scorso agosto Barilla in collaborazione con Thingarage ha lanciato il concorso “Print eat” allo scopo di trovare nuove forme di pasta stampabili con una stampante 3D. Al di là di una serie di requisiti, il concorso mirava nello specifico a identificare nuove forme di pasta che non sarebbe stato possibile realizzare prima dell’avvento delle tecniche di produzione additiva di materiale.
Dal concorso, terminato lo scorso 20 ottobre, sono emersi i tre formati più apprezzati: si tratta delle idee di tre partecipanti che con le loro forme innovative si sono aggiudicati ciascuno un premio di 800 euro. La prima forma realizzata, ad opera di Loris Tupin, designer francese, è “Rosa“: si tratta di un particolare formato di pasta che “sboccia” come una rosa quando immerso nell’acqua bollente durante la cottura.
Danilo Spiga e Luis Fraguarda, designer di Cagliari, hanno invece realizzato “Vortipa“, un formato basato su uno sviluppo a vortice progressivo e che ricorda le sembianze di un albero di natale. Infine “Lune“, di Alessandro Carabini, product designer italiano, che ha proposto una luna con crateri, cava all’interno per migliorare “l’interazione tra pasta e condimenti”.
Michela Petronio, research vice president di Barilla Group, ha commentato: “Siamo rimasti sbalorditi nel vedere l’entusiasmo con cui il contest è stato accolto dalla comunità di designer, che non è abituata ad aver a che fare con il cibo. Ci sono vari passi che devono essere compiuti sul progetto 3D, ma qualunque sia il futuro della pasta, Barilla sarà lì”. I concorrenti hanno dovuto realizzare i propri progetti in ABS o PLA, spetterà ora a Barilla tradurre “Rosa”, il formato vincitore del concorso, in un alimento commestibile.
Il concorso indetto da Barilla è un esempio di come la stampa 3D stia realmente rivoluzionando il mondo della produzione, in tutti i settori. Nata inizialmente come una attività per pochi appassionati, per gli inventori digitali del nuovo millennio, la stampa 3D sta poco per volta allargandosi al pubblico più ampio, e anche le aziende iniziano a capire e ad apprezzarne le potenzialità. A tal proposito l’economista Jeremy Rifkin, in occasione della Maker Faire 2014 di Roma, ha affermato: “E’ l’inizio di un lungo viaggio per ripensare gli attuali modelli produttivi. Questa è una rivoluzione: è la democratizzazione della manifattura”.
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