Il tribunale di Verona risarcisce Slow Food

Il tribunale di Verona risarcisce Slow Food logo_slowfood

 

“Sentenza importante, ma questa è solo la punta dell’iceberg, bisogna continuare le indagini” Pubblicato il 10/06/2013 alle 23:56 Era il settembre del 2007 e la vendemmia era in corso in quasi tutte le regioni d’Italia quando la nostra penisola fu scossa dall’ennesimo scandalo legato al vino. Oggi, dopo 6 anni, finalmente si è arrivati a sentenza con la condanna per frode in commercio di Bruno Castagna, nei cui stabilimenti furono rinvenute ingenti quantità di una sostanza che veniva etichettata come vino e che conteneva acido cloridrico, acido solforico, zucchero e altri prodotti che poco o nulla hanno a che vedere con il vino. I controlli portarono alla luce legami con altre realtà italiane. L’indagine fu divisa in più filoni che hanno interessato diversi tribunali. Il primo a esprimersi è stato oggi quello di Verona che ha riconosciuto Slow Food Italia, parte civile del processo, come realtà portatrice di interessi quali la tutela della salute pubblica e della genuinità degli alimenti, la tutela del consumatore e la difesa della lealtà e trasparenza nel commercio. A Slow Food è stato inoltre riconosciuto il danno derivante dal reato perseguito. «È una sentenza importante. In primo luogo perché testimonia l’attenzione del nostro sistema giuridico verso questa materia, per il bene di un commercio giusto e a tutela della genuinità dei prodotti. Secondariamente perché riconosce, per la seconda volta in Italia, Slow Food come associazione portatrice degli interessi dei consumatori e produttori», dichiarano Stefano Cavallito, Alessandro Lamacchia e Katjuscka Piane, legali di Slow Food. «Finalmente si è arrivati alla conclusione di questa vicenda di frode commerciale, grave per l’immagine e l’economia del vino italiano. Vicenda che ha fatto tremare anche per le possibile ripercussioni sulla salute del consumatore, poi scongiurate. Ora chiediamo che anche gli altri filoni dell’indagine e i tribunali coinvolti si esprimano», dichiara Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia. «Il rammarico», continua Burdese, «è che per colpa di pochi produttori disonesti sono tante le persone danneggiate e, soprattutto, il Made in Italy. La somma riconosciuta dal tribunale di Verona, poco più che simbolica, è tuttavia sufficiente a spronarci nel proseguire l’attività di monitoraggio delle situazioni che vanno a scapito dell’onesto lavoro dei contadini, degli artigiani del cibo, o che minacciano la salute dei consumatori e il territorio agricolo. Attività che sono al centro dell’agire di Slow Food».

Fonte: edazione Newsfood.com+WebTv

calogero@peperonciniedintorni.it
https://www.facebook.com/PeperoncinieDintorni?ref=hl
http://peperonciniedintorni.giallozafferano.it
https://twitter.com/@calorifi
https://www.pinterest.it/calorifi/
https://www.instagram.com/calorifi/
https://www.linkedin.com/home?trk=nav_responsive_tab_home Calogero Rifici https://www.youtube.com/user/calorifi1/

Pubblicato da peperonciniedintorni

Calogero Rifici nato a Mirto (ME) nel lontano 13 aprile 1958, sono Perito Meccanico e studio cucina, fotografia, elettronica, informatica, ec, ec. Nel 1982 mi sono trasferito a Firenze, per lavorare nel primo impianto di smistamento d’Italia, nel 1984 mi sono sposato con Marina e ci siamo trasferiti a Livorno, sul mare, perché ci nasce sul mare difficilmente ci rinuncia. Per circa 6 anni ho insegnato Office automation in una scuola superiore, ho tenuto diversi corsi di informatica in diverse aziende. Per tanti Anni ho lavorato come specialista infrastrutture per una grande azienda di servizi, mi occupo di sicurezza. Dal gennaio 2019 sono libero professionista, nel campo enogastronomico Dal 2002 sono membro dell’accademia del peperoncino, dal 2008 sono Sommelier Fisar delegazione Livorno. Da 2013 ho un blog, www.peperonciniedintorni.it dove pubblico notizie enogastronomiche e ricette. Quando nelle ricette uso ingredienti particolari, prima spiego gli ingredienti che uso e poi illustro le ricette. Le mie ricette sono o tradizionali o di mia creazione, cerco di valorizzare i prodotti che uso. Faccio parte della delegazione Slow Food di Livorno, e cerchiamo di far conoscere la natura, specialmente ai bambini.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.