Grappoli di Fiori di Acacia in pastella

Grappoli di Fiori di Acacia in pastella

Grappoli di Acacia in pastella
Grappoli di Acacia in pastella

L’acacia, o Robinia, fu importata in Europa dall’America del Nord nel 1601 da Jean Robin, farmacista e botanico del re di Francia Enrico IV. L’esemplare proveniva dalla Virginia. Secondo la maggior parte delle fonti, nel 1601 Jean Robin ne piantò un esemplare nell’attuale piazza René Viviani, sulla Rive gauche, nei pressi della chiesa di Saint-Julien-le-Pauvre; esso è ancora esistente, anche se danneggiato nella parte più alta della chioma dai bombardamenti della Prima guerra mondiale e sostenuto da tre pilastri in cemento. Ciononostante continua a fiorire ogni primavera, da oltre quattrocento anni. Dei più di 370.000 alberi dei viali e parchi parigini quest’esemplare è comunemente considerato il più antico, oltre ad essere l’acacia più longeva d’Europa. È presente nell’elenco ufficiale degli “alberi notevoli di Francia” (Arbres remarquables de France) ed ha una circonferenza di circa 3,90 metri.
Anche all’Orto Botanico di Parigi (il Jardin des Plantes) sono ancora presenti i ricacci arborei di un primitivo esemplare nato da seme e trapiantato nel 1636, dal già citato Jean Robin (o da suo figlio Vespasien). C’è chi sostiene che sia questo, e non quello di piazza Viviani, il primo esemplare piantato a Parigi; in questo caso è esso a detenere il primato di longevità, come più antica acacia d’Europa, cosa ancor più notevole essendo l’acacia una specie poco longeva.
Carlo Linneo, il grande naturalista a cui si devono i nomi scientifici di migliaia di piante, vide questo esemplare e denominò la specie Robinia pseudoacacia, istituendo il genere Robinia per ricordare Robin che l’aveva introdotta in Europa.
I fiori sono buonissime e molto profumati, sono molto utilizzati anche per produrre uno dei mieli più dolci, oggi li prepariamo in pastella.

Ingrediente per 4 persone

Preparazione

Lavate i fiori e deponeteli, su della carta da cucina, e fate asciugare, pulite le acciughe e tagliatele molto fini.
Mettete 10 cucchiai di fatina e aggiungete l’acqua mescolando energicamente, dovete creare una pastella abbastanza liquida, aggiungete le acciughe e mescolate.
Portate a temperatura, l’olio, io ho usato dell’olio di arachidi, voi usate quello che preferite, prendete i fiori per il gambo inzuppateli nella pastella, fatela colare, dovete vedere i singoli fiori, girate il grappolo e cuocete dall’altra parte.
Appena cotte deponete i grappoli su carta assorbente, salate poco perché nella pastella erano presenti le acciughe che una certa salinità la portano.

Buon appetito

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Pastella
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Pubblicato da peperonciniedintorni

Calogero Rifici nato a Mirto (ME) nel lontano 13 aprile 1958, sono Perito Meccanico e studio cucina, fotografia, elettronica, informatica, ec, ec. Nel 1982 mi sono trasferito a Firenze, per lavorare nel primo impianto di smistamento d’Italia, nel 1984 mi sono sposato con Marina e ci siamo trasferiti a Livorno, sul mare, perché ci nasce sul mare difficilmente ci rinuncia. Per circa 6 anni ho insegnato Office automation in una scuola superiore, ho tenuto diversi corsi di informatica in diverse aziende. Per tanti Anni ho lavorato come specialista infrastrutture per una grande azienda di servizi, mi occupo di sicurezza. Dal gennaio 2019 sono libero professionista, nel campo enogastronomico Dal 2002 sono membro dell’accademia del peperoncino, dal 2008 sono Sommelier Fisar delegazione Livorno. Da 2013 ho un blog, www.peperonciniedintorni.it dove pubblico notizie enogastronomiche e ricette. Quando nelle ricette uso ingredienti particolari, prima spiego gli ingredienti che uso e poi illustro le ricette. Le mie ricette sono o tradizionali o di mia creazione, cerco di valorizzare i prodotti che uso. Faccio parte della delegazione Slow Food di Livorno, e cerchiamo di far conoscere la natura, specialmente ai bambini.

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