Cibi ‘a luci blu’ durano di più, led aiutano conservazione

E quanto è più fresco l’ambiente, con temperature tra 4 e 15 C, più è efficace l’effetto dei led sui cibi acidi quali la frutta in busta di IV gamma, che possono essere conservati senza ulteriori trattamenti comunemente necessari. L’esposizione all’illuminazione a led blu, secondo i ricercatori, può provocare la morte delle cellule batteriche le quali sono dotate di determinati composti fotosensibili proprio alla luce blu. Gli studi, infatti, valutano l’effetto antibatterico dei led aggiungendo foto sensibilizzatori ai campioni degli alimenti, oppure li utilizzano ad una distanza inferiore ai 2 cm, tra la sospensione batterica e la sorgente luminosa.Sono stati messi sotto i led a luce blu tre patogeni di origine alimentare, Listeria monocytogenes, Escherichia coli e Salmonella e, variando le condizioni di pH da acide ad alcaline, ne hanno via via verificato l’inattività. Si tratta di una tecnologia che apre un capitolo importante per tutta la filiera agroalimentare, consumatori compresi, che va a toccare sia l’aspetto della sicurezza degli alimenti sia quello economico; può essere applicata agli impianti di refrigerazione e alla catena del freddo per la conservazione di tanti alimenti, ma può risultare utile anche a commercianti, punti di ristoro, supermercati e fornitori di prodotti alimentari.

Fonte Ansa.it

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Pubblicato da peperonciniedintorni

Calogero Rifici nato a Mirto (ME) nel lontano 13 aprile 1958, sono Perito Meccanico e studio cucina, fotografia, elettronica, informatica, ec, ec. Nel 1982 mi sono trasferito a Firenze, per lavorare nel primo impianto di smistamento d’Italia, nel 1984 mi sono sposato con Marina e ci siamo trasferiti a Livorno, sul mare, perché ci nasce sul mare difficilmente ci rinuncia. Per circa 6 anni ho insegnato Office automation in una scuola superiore, ho tenuto diversi corsi di informatica in diverse aziende. Per tanti Anni ho lavorato come specialista infrastrutture per una grande azienda di servizi, mi occupo di sicurezza. Dal gennaio 2019 sono libero professionista, nel campo enogastronomico Dal 2002 sono membro dell’accademia del peperoncino, dal 2008 sono Sommelier Fisar delegazione Livorno. Da 2013 ho un blog, www.peperonciniedintorni.it dove pubblico notizie enogastronomiche e ricette. Quando nelle ricette uso ingredienti particolari, prima spiego gli ingredienti che uso e poi illustro le ricette. Le mie ricette sono o tradizionali o di mia creazione, cerco di valorizzare i prodotti che uso. Faccio parte della delegazione Slow Food di Livorno, e cerchiamo di far conoscere la natura, specialmente ai bambini.

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