Chef hanno il cervelletto più sviluppato, come i musicisti

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Chef hanno il cervelletto più sviluppato, come i musicisti

Cnr, materia grigia da’ particolari abilità motorie e cognitive

Come i musicisti e gli alpinisti, gli chef presentano un cervelletto più sviluppato e con una maggiore plasticità delle sue cellule nervose, tanto da essere alla base di particolari abilità motorie e cognitive. É quanto emerge dalla ricerca pubblicata sulla rivista Plos One e condotta in Italia, dall’Istituto di bioimmagini e fisiologia molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibfm-Cnr) di Catanzaro.

Volevamo scoprire se questa categoria possedesse una particolare abilità cognitiva associata ad un cambiamento strutturale del cervello”,

ha detto il coordinatore della ricerca Antonio Cerasa, dell’Ibfm-Cnr. “Le neuroimmagini – ha aggiunto – ci hanno rivelato che in effetti il loro cervelletto, la parte del cervello conosciuta per il suo ruolo essenziale nella coordinazione motoria e nella programmazione cognitiva di atti motori, presenta un aumento di volume della materia grigia”. La ricerca è stata condotta su undici chef della Calabria selezionati dalla Federazione italiana cuochi (Fic), la cui attività cerebrale è stata analizzata utilizzando una tecnica non invasiva come la Risonanza magnetica. Gli chef hanno anche affrontato una serie di test neuropsicologici.

I ricercatori si sono chiesti, inoltre,

se il lavoro di direzione di cucina, tipico dello chef, possa produrre un iper-sviluppo cerebrale e rendere più abili e veloci: le attività che richiedono un continuo aggiornamento e perfezionamento delle capacità acquisite nel tempo sono infatti di fondamentale interesse scientifico. “Le neuroscienze – ha detto ancora Cerasa – si sono sempre occupate di musicisti, scacchisti, tassisti e sportivi, dimostrando che l’allenamento finalizzato al miglioramento delle prestazioni produce fenomeni di plasticità neurale rilevabili con le tecniche di risonanza magnetica “. Il presidente della sezione calabrese della Fic, Carmelo Fabbricatore, “lo studio dimostra che le basi del nostro insegnamento sono oggettive e seguono il solco tracciato dallo chef francese Auguste Escoffier, che vedeva nell’allenamento e nella preparazione i fondamenti della nostra professione”.

Fonte Ansa.it

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Pubblicato da peperonciniedintorni

Calogero Rifici nato a Mirto (ME) nel lontano 13 aprile 1958, sono Perito Meccanico e studio cucina, fotografia, elettronica, informatica, ec, ec. Nel 1982 mi sono trasferito a Firenze, per lavorare nel primo impianto di smistamento d’Italia, nel 1984 mi sono sposato con Marina e ci siamo trasferiti a Livorno, sul mare, perché ci nasce sul mare difficilmente ci rinuncia. Per circa 6 anni ho insegnato Office automation in una scuola superiore, ho tenuto diversi corsi di informatica in diverse aziende. Per tanti Anni ho lavorato come specialista infrastrutture per una grande azienda di servizi, mi occupo di sicurezza. Dal gennaio 2019 sono libero professionista, nel campo enogastronomico Dal 2002 sono membro dell’accademia del peperoncino, dal 2008 sono Sommelier Fisar delegazione Livorno. Da 2013 ho un blog, www.peperonciniedintorni.it dove pubblico notizie enogastronomiche e ricette. Quando nelle ricette uso ingredienti particolari, prima spiego gli ingredienti che uso e poi illustro le ricette. Le mie ricette sono o tradizionali o di mia creazione, cerco di valorizzare i prodotti che uso. Faccio parte della delegazione Slow Food di Livorno, e cerchiamo di far conoscere la natura, specialmente ai bambini.

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