Caviar, citrus caviar, finger lime

Caviar, citrus caviar, finger lime

Caviar, citrus caviar, finger lime, Varietà
Caviar, citrus caviar, finger lime, Varietà
Caviar, citrus caviar, finger lime, fiore
Caviar, citrus caviar, finger lime, fiore
Il finger lime è originario dell’Australia e si è sviluppato da agrumi ancestrali che esistevano su questo continente ben prima che venisse abitato dall’uomo.
Tuttavia ha conservato un genoma simile a quello delle altre specie di Citrus perché può ibridarsi con loro.
Questo frutto fu catalogato già alla fine dell’800 come potenziale prodotto commerciale.
Tuttavia questo agrume non suscitò un interesse commerciale elevato e quindi si preferì, piuttosto che coltivare il finger lime, coltivare altri tipi di frutti.
Questo agrume rimase circoscritto e apprezzato solo da una ristretta cerchia di estimatori.
Da dieci anni a questa parte il finger lime sta conoscendo un interesse sempre crescente non solo nella sua patria ma anche all’estero.
Originario del continente Australiano, ma si coltiva ormai anche in Francia, California, Israele e Italia. È uno degli agrumi più cari al mondo, e il suo prezzo legittima il nome che porta: il caviale di limone, in inglese finger lime, o citrus caviar, per i menu di Capodanno è uno degli ingredienti più ricercati e difficili da trovare. Ma è l’alternativa migliore, per chi non ama il caviale fatto di uova di storione, e predilige una scelta veg senza rinunciare al gusto.
Il caviale di limone si estrae da un agrume dalla forma arrotondata e affusolata che ricorda nella versione originale australiana i cetrioli o le dita (da qui il nome australiano finger lime), mentre si trova comunemente anche in Europa in una forma più arrotondata. La sua scorza varia dal verde, al nero, al rosso e al rosa. Il frutto è lungo 6 o 7 centimetri e ha un diametro di circa 2 nella versione più affusolata. Nasce da alberi che raggiungono altezze variabili, dai 2 ai 6 metri. Se da fresco ne viene usata la polpa, la buccia essiccata diventa una spezia mentre le sue foglie vengono usate per aromatizzare bevande.
All’interno del frutto-caviale, la polpa a differenza di altri agrumi è formata da piccole sfere succose, vescicole del tutto simili a quelle delle uova di storione. Il colore delle piccole bolle varia dal giallo al rosso, passando per tonalità dell’arancio e del verde. E il gusto che si sprigiona quando le piccole vescicole vengono a contatto con la lingua e il palato è delicatamente acidulo, simile a quello del pompelmo, amaro ma avvolgente.
Proprio per questa sua caratteristica il caviale di limone – frutto che in Italia arriva dalla California, e costa circa 100 euro al chilogrammo, quello coltivato in Italia circa la metà.
è amato dagli chef e abbinato sia al dolce sia al salato. Alain Ducasse a Parigi, Carlo Cracco in Italia, lo usano normalmente nelle loro ricette. Le accoppiate migliori? Sulle tartine come valida alternativa al caviale di storione (per chi ama i caviali veg, esiste poi anche quello di alghe), sulle crudité di mare negli antipasti, sul salmone affumicato, nelle marmellate, nei cocktail alla frutta.

Pubblicato da peperonciniedintorni

Calogero Rifici nato a Mirto (ME) nel lontano 13 aprile 1958, sono Perito Meccanico e studio cucina, fotografia, elettronica, informatica, ec, ec. Nel 1982 mi sono trasferito a Firenze, per lavorare nel primo impianto di smistamento d’Italia, nel 1984 mi sono sposato con Marina e ci siamo trasferiti a Livorno, sul mare, perché ci nasce sul mare difficilmente ci rinuncia. Per circa 6 anni ho insegnato Office automation in una scuola superiore, ho tenuto diversi corsi di informatica in diverse aziende. Per tanti Anni ho lavorato come specialista infrastrutture per una grande azienda di servizi, mi occupo di sicurezza. Dal gennaio 2019 sono libero professionista, nel campo enogastronomico Dal 2002 sono membro dell’accademia del peperoncino, dal 2008 sono Sommelier Fisar delegazione Livorno. Da 2013 ho un blog, www.peperonciniedintorni.it dove pubblico notizie enogastronomiche e ricette. Quando nelle ricette uso ingredienti particolari, prima spiego gli ingredienti che uso e poi illustro le ricette. Le mie ricette sono o tradizionali o di mia creazione, cerco di valorizzare i prodotti che uso. Faccio parte della delegazione Slow Food di Livorno, e cerchiamo di far conoscere la natura, specialmente ai bambini.

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