Birra “Io sono 141”

Birra “Io sono 141”

Birra “Io sono 141”
Birra “Io sono 141”

«Forte e tenace come la nostra lotta» Ideata da Rispoli e prodotta dal Piccolo Birrificio Clandestino L’assessore Bugli: «Un altro modo per chiedere verità sul Moby»

Forte, tenace e persistente. La birra per chi non si arrende». Da oggi a chiedere giustizia e verità per le vittime del Moby Prince ci sarà una “bionda” in più. Si chiama “Io sono 141”, e non avrebbe potuto avere nessun altro nome, la nuova birra prodotto dal Piccolo birrificio clandestino che Loris Rispoli ha richiesto in modo esplicito per lanciare un altro messaggio a tutta la città. Ieri la birra è stata presentata al circolo Arci “Io sono 141” e ha già riscosso un enorme successo. «Non c’è niente di commerciale dietro questa iniziativa – ha voluto subito chiarire Loris, presidente dell’associazione dei familiari delle vittime del Moby Prince – perché si tratta solo di un modo in più per non dimenticare le 140 vittime. Da oggi, chi andrà al bar, chi si vorrà godere una buonissima birra con gli amici o chi la vedrà esposta su qualche scaffale, si ricorderà di quella terribile strage». L’idea della birra è nata proprio da Rispoli, che in quella tragica notte sul Moby perse la sorella: ha coinvolto il Piccolo birrificio clandestino e il progetto è diventato realtà. «Ho contattato loro – continua a spiegare Rispoli – e ho chiesto se fosse possibile creare una birra con caratteristiche forti. Così com’è forte la nostra lotta per la verità. Hanno cercato vari tipi di birra e di luppolo ed è venuta fuori questa buonissima bionda. Sull’etichetta, perciò, abbiamo voluto scrivere le tre principali caratteristiche che sono “Forte, tenace e persistente”. Non abbiamo mai avuto nessun dubbio sul nome. Ovviamente si chiamerà “Io sono 141” ed è un modo per rendere giustizia a tutte quelle persone e alle famiglie che ancora oggi soffrono. Siamo sicuri che le nostre ferite prima o poi smetteranno di gettare sangue». Al circolo Arci di via Terrazzini erano presenti molti rappresentanti delle istituzioni sia livornesi che regionali. Ed è intervenuta anche la vicesindaca Stella Sorgente: «L’idea del Piccolo birrificio clandestino di dedicare una birra al ricordo delle vittime del Moby – ha detto – non può passare inosservata. Abbiamo la fortuna di avere prodotti eccellenti e produttori di qualità. E Loris ha avuto un’ottima idea nel coinvolgere altre persone in questa lotta. Spero che la commissione parlamentare d’inchiesta possa continuare a lavorare per arrivare ai risultati che tutti speriamo. Intanto un risultato lo abbiamo già ottenuto, con la presenza del circolo “Io sono 141”. È un baluardo, un presidio sociale per svolgere attività di tipo aggregativo nel ricordo di quella strage. Insieme ad altre attività che stanno aprendo nei locali sfitti della zona, possiamo rilanciare il quartiere». Anche l’assessore regionale Vittorio Bugli, che ha seguito il progetto sulla sicurezza, ha partecipato alla presentazione della nuova birra. «Chiedere verità per il Moby Prince non è un impegno solo di Livorno ma come minimo di tutta la Toscana. La Regione ci dev’essere e per adesso vi abbiamo sempre accompagnato sul percorso in modo opportuno. Non ci arrendiamo. Ci sono purtroppo persone che ancora non sanno nulla di quella tragica storia, magari possono scoprirla leggendo “Io Sono 141” sull’etichetta della birra». Infine è arrivato il saluto anche di Marco Solimano, presidente dell’Arci Livorno, sempre al fianco di Rispoli in questa lotta per la ricerca della verità: «Mi piace ricordare che il marchio della birra è stato stampato grazie al laboratorio Gattabuia che si occupa di reintegrare i detenuti. Questo è un presidio di legalità e democrazia dentro il quartiere. Dobbiamo andare avanti per fare chiarezza su una strage che ha ancora troppe domande da risolvere». La birra “Io sono 141” ha una gradazione di 5 gradi ed è in vendita esclusivamente all’omonimo circolo Arci di via Terrazzini.

fonte IlTirreno.it

Pubblicato da peperonciniedintorni

Calogero Rifici nato a Mirto (ME) nel lontano 13 aprile 1958, sono Perito Meccanico e studio cucina, fotografia, elettronica, informatica, ec, ec. Nel 1982 mi sono trasferito a Firenze, per lavorare nel primo impianto di smistamento d’Italia, nel 1984 mi sono sposato con Marina e ci siamo trasferiti a Livorno, sul mare, perché ci nasce sul mare difficilmente ci rinuncia. Per circa 6 anni ho insegnato Office automation in una scuola superiore, ho tenuto diversi corsi di informatica in diverse aziende. Per tanti Anni ho lavorato come specialista infrastrutture per una grande azienda di servizi, mi occupo di sicurezza. Dal gennaio 2019 sono libero professionista, nel campo enogastronomico Dal 2002 sono membro dell’accademia del peperoncino, dal 2008 sono Sommelier Fisar delegazione Livorno. Da 2013 ho un blog, www.peperonciniedintorni.it dove pubblico notizie enogastronomiche e ricette. Quando nelle ricette uso ingredienti particolari, prima spiego gli ingredienti che uso e poi illustro le ricette. Le mie ricette sono o tradizionali o di mia creazione, cerco di valorizzare i prodotti che uso. Faccio parte della delegazione Slow Food di Livorno, e cerchiamo di far conoscere la natura, specialmente ai bambini.

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