219 prodotti rimossi da Ebay: lotta alla contraffazione diventa 2.0
L’e-commerce è una grande opportunità per i produttori di allargare il proprio mercato e accorciare la filiera. Tuttavia, il vasto e poco controllabile mondo del web presenta anche pericolose insidie come la vendita di prodotti contraffatti. Fino a poco tempo fa, non esisteva alcuna possibilità di esercitare un controllo sulle vendite dei prodotti “italian sounding”, un business che sottrae 60 miliardi l’anno al nostro Paese.
Ora si è aperta una nuova frontiera nella lotta alla contraffazione, la versione 2.0.
Il Ministero dell’Agricoltura ha infatti siglato mediante l’Icqrf, l’Ispettorato della tutela della qualità e repressione frodi, accordi di collaborazione con i due più grandi siti di vendite online a livello globale, EBay e Alibaba, che valgono rispettivamente 83 e 248 miliardi di fatturato annuo. Tali accordi, i primi al mondo, consentono di intervenire facendo rimuovere le inserzioni di vendita di prodotti contraffatti. I risultati sono incoraggianti con 219 prodotti rimossi da Ebay – in pochi mesi – e 13 su Alibaba, in soli venti giorni.
Tutto ciò è possibile grazie all’applicazione rigorosa del regolamento 1151/12 dell’Unione Europea, il quale ha elevato il cibo da mero prodotto agricolo, a patrimonio gastronomico e culturale europeo, un primo importante passo nel cambiamento della visione dell’UE sul cibo. Il regolamento prevede inoltre il cosiddetto meccanismo della “protezione ex officio”, che permette a chiunque di segnalare violazioni o illeciti alle autorità competenti come, in Italia, l’ICQRF.
È uno strumento giuridico soltanto a tutela di Dop e Igp certo, ma anche un’opportunità per i consumatori di prendere coscienza della propria forza e del proprio ruolo di co-produttori chiamati a tutelare se stessi, le comunità di appartenenza e il territorio in cui vivono. Soltanto con questa presa di coscienza si passerà da quella che oggi è una tutela riservata ai prodotti Dop e Igp, a una tutela delle identità culturali che il cibo e le comunità che lo producono rappresentano. Se navigando trovate delle anomali potete segnalarle a IcqrfCapodipartimento@politicheagricole.it
Stefano Colmo
s.colmo@slowfood.it