Ingredienti nobili come fave, fresche di stagione, tenere e dalla ventresca di maiale, sapore deciso, sapido e profumato.
Immancabile è il pane che nel sud è da sempre consumato in grandi quantità, preparato con il criscito, dopo ore di lievitazione e poi cotto al forno a legna. Spesso le donne del quartiere si organizzavano in turni, così a rotazione una faceva il pane per gli altri, il giorno dopo era il turno di un’altra, e così via.
Questi tre elementi vengono così accoppiati.
Fave e ventresca oltre ad essere accompagnate con il pane vengono anche servite con qualche formaggio poco stagionato come caciotte di montagna o provolone.
Ingredienti:
fave, ventresca di maiale appena affettata, pane; formaggio se si vuole.
Fave e ventresca possono essere consumati in due modi distinti:
prima le fave e poi la ventresca, nel caso in cui le fave vengano consumate con la pellicina che è leggermente amarognola, e la ventresca serve proprio a mitigare il sapore;
oppure prima la ventresca e poi le fave spellate per sgrassare e ridurre il senso della sapidità della ventresca.
Il pane lo comprate? Perché non provate a farlo da voi? Seguite questa ricetta.
Con questa ricetta, partecipo al contest di IPasticcidiLuna sponsorizzato da Fotoregali, per la categoria: ricetta salata
mi fai venir l’acquolina… ottima la ventresca .. e le fave sono super ^^
Buongiorno caro Giovanni!! Un’abbinamento strepitoso!!! 🙂 poi con il pane fatto in casa…speciale davvero! Un abbraccio e buon lunedì!
mamma quanto mi piacciono queste cose!!!e poi le fave mi fanno ipazzire,la ventresca anche e il pane….vabè chè te lo dico a fare!!!!:-)
ciao giavanni mio…….buona giornata e un sacco di baci!!!
Buongiorno Giovanni, una questa ricetta è perfetta per una scampagnata, se solo il tempo si decidesse a darci un pò di tregua!!! Buona settimana Manu
Superbo accoppiamento e adesso mi passi una fetta di questa delizia? :*
Le fave consumate crude un piatto da Roma in giù qui da noi rigoramente cotte e non usate da tutti. Io le ho mangiate la prima volta in zuppa sull’Isola di Levanzo e quindi me la sono riproposta qui sia come zuppa che come crema da accompagnare a stuzzichini. Come le taccole, qui non ci arrivano e quelle che sembrano tali…lasciamo perdere per chi le conosce. Buona settimana e la ventresca di maiale come definizione qui non esiste direi a vedere una pancetta tagliata sottile.
Mai provate così saranno buonissimissimee
eccole le foto! ben riuscite 😉 fave e vendresca un classico della cucina napoletana!
grazie Gio! 😀