risotto alla spagnola

IMG_0494Il piatto di oggi è un risotto con i profumi della Spagna, che ricorda una paella e che profuma di sole e d’estate .

è un risotto con verdure e carne e accontenta il palato dei grandi e anche quello dei bambini

Un risotto alla spagnola con salsiccia ,peperoni e piselli

INGREDIENTI

400 gr di riso perboiled

due salsicce

un peperone rosso

200 gr di piselli finissimi

olio

vino bianco

cipolla

curcuma

zafferano

parika dolce

brodo vegetale

 

 

In una padella con i bordi alti scaldare un giro di olio di oliva e versare il peperone tagliato a cubetti piccoli ,farlo rosolare, unire i piselli surgelati e una tazza di acqua ,,salare leggermente e portare a cottura .

far evaporare completamente il fondo di cottura

In un tegame con i bordi alti far rosolare olio e cipolla , aggiungere le salsicce a cui avrete levato la pelle e sgranarle cuocendole .

nel frattempo in una seconda pentola portate a bollore il brodo .

quando la salsiccia sarà ben rosolata aggiungere il riso e farlo tostare nel fondo di cottura per circa 3 o 4 minuti

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sfumare con il vino bianco e coprire con del brodo bollente .

iniziare la classica cottura del riso ,ovvero aggiungendo brodo bollente fino a coprire il riso ogni volta che ne vedete la necessità .

a metà cottura del riso aggiungete i peperoni e i piselli che avete cotto a parte e far insaporire .

continuate la cottura del riso.

un paio di minuti prima della fine della cottura aggiustate con le spezie ,prima la paprika, poi la curcuma e lo zafferano .

fate completare la cottura del riso facendo asciugare completamente il brodo .

 

Per questo risotto non occorre mantecare, ma è preferibile lasciarlo sgranato e separato .

 

Muere lentamente
quien se transforma en esclavo del hábito,
repitiendo todos los días los mismos trayectos,
quien no cambia de marca,
no arriesga vestir un color nuevo
y no le habla a quien no conoce.

Muere lentamente quien evita una pasión,
quien prefiere el negro sobre blanco
y los puntos sobre las “íes”
a un remolino de emociones,
justamente las que rescatan el brillo de los ojos, sonrisas de los bostezos,
corazones a los tropiezos y sentimientos.

Muere lentamente
quien no voltea la mesa,
cuando está infeliz en el trabajo,
quien no arriesga lo cierto por lo incierto
para ir detrás de un sueño,
quien no se permite
por lo menos una vez en la vida,
huir de los consejos sensatos.

Muere lentamente quien no viaja,
quien no lee,
quien no oye música,
quien no encuentra gracia en sí mismo.

Muere lentamente
quien destruye su amor propio,
quien no se deja ayudar.

Muere lentamente,
quien pasa los días quejándose
de su mala suerte o de la lluvia incesante.

Muere lentamente,
quien abandona un proyecto
antes de iniciarlo,
no preguntando de un asunto
que desconoce
o no respondiendo
cuando le indagan sobre algo que sabe.

Evitemos la muerte en suaves cuotas,
recordando siempre que estar vivo
exige un esfuerzo mucho mayor
que el simple hecho de respirar.

Solamente la ardiente paciencia
hará que conquistemos
una espléndida felicidad.

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