Le patate in purgatorio sono un contorno rustico e molto saporito che si abbina perfettamente a secondi piatti sia di carne che di pesce. Sono una sorta di alternativa alle più classiche patate bollite. Ne esistono diverse versioni: c’è chi fa lessare prima le patate e chi, invece, le cuoce direttamente in padella aggiungendo man mano l’acqua necessaria. Io ho fatto come in quest’ultimo caso e mi sono piaciute tantissimo. Perfetto il tocco piccantino che le caratterizza, così come la leggera cremosità dell’insieme. Inutile dire che sono semplicissime da preparare. Piatto approvato a pieni voti e che, naturalmente, vi invito a provare quanto prima.
- DifficoltàMolto facile
- CostoEconomico
- Tempo di preparazione10 Minuti
- Tempo di cottura25 Minuti
- Porzioni4 persone
- Metodo di cotturaFornello
- CucinaItaliana
Ingredienti
- 800 gpatate (pesate con la buccia)
- 1 ramettorosmarino
- 1 fogliaalloro
- 1 spicchioaglio
- q.b.peperoncino
- 1 ciuffoprezzemolo
- q.b.olio extravergine d’oliva
- q.b.sale
Strumenti
- 1 Tegame
- 1 Pentolino
Preparazione
Sbucciare le patate, lavarle bene sotto acqua corrente e tagliarle a tocchetti.
Mettere sul fuoco un pentolino con dell’acqua salata e portarla a bollore.
In un capiente tegame, scaldare qualche cucchiaio di olio, quindi unire l’aglio privato dell’anima centrale e tagliato a fettine, gli aghetti di rosmarino, un pizzico di peperoncino (la quantità dipende dal gusto personale) e la foglia di alloro.
Quando il tutto comincia a sfrigolare, unire le patate e rosolarle per un minuto.
A questo punto, cominciare ad aggiungere gradualmente un po’ di acqua salata bollente.
Portare a cottura le patate in purgatorio, unendo altra acqua man mano che la precedente viene assorbita e mescolandole di tanto in tanto.
A cottura ultimata, aggiustare di sale (solo se necessario) e spolverizzare le patate in purgatorio con il prezzemolo tritato finemente. Servirle subito, calde. Enjoy! Paola
Nota
Ho trovato la ricetta di queste patate in purgatorio in un vecchio numero della rivista “Cucina Semplice”.