Oggi vi mostro come preparare in casa una morbida pagnotta tartaruga. Fare il pane con le proprie mani è sempre una soddisfazione; se poi ha anche una bella forma la soddisfazione è ancora maggiore. E questo sempre perché anche l’occhio vuole la sua parte. Per questa preparazione “a scacchi” ho seguito una ricetta trovata nella rivista “Sale e Pepe”. Soddisfattissima!
PAGNOTTA TARTARUGA
INGREDIENTI
- 500 g di farina tipo 1 + quella per la spianatoia e per spolverizzare la pagnotta
- 20 g di lievito di birra fresco
- 260/270 ml di acqua tiepida
- 7 g di sale (io rosa dell’Himalaya)
- poca semola (o semolino) per la teglia
NOTE
- La quantità di lievito di birra può essere diminuita se si hanno a disposizione più ore per la lievitazione.
- È possibile impastare questa pagnotta tartaruga sia a mano che con una planetaria.
PROCEDIMENTO
In una piccola ciotola impastare 50 g di farina con il lievito di birra precedentemente sciolto in 40 ml di acqua tiepida.
Coprire con la pellicola e lasciare riposare per una mezz’oretta.
Mettere il panetto lievitato in una ciotola più grande (o nel boccale della planetaria), spezzettarlo e unire la restante farina insieme al sale. Aggiungere gradualmente anche l’acqua (io ne ho messi 230 ml, ma la quantità esatta sarà da valutare mentre si impasta).
Impastare finché si sarà ottenuto un panetto liscio ed omogeneo. Se si impasta a mano ripiegare più volte la pasta su se stessa, tirarla a più riprese, sollevarla e sbatterla sulla spianatoia infarinata in modo da stimolare il glutine.
Modellare una palla e metterla in una capiente ciotola leggermente infarinata.
Coprirla e farla lievitare fino al raddoppio del volume in un luogo tiepido ed al riparo da correnti d’aria.
Formare la pagnotta e trasferirla su una teglia ricoperta con carta da forno cosparsa con della semola (o del semolino).
Coprirla e lasciarla lievitare per un’altra ora.
A questo punto, spolverizzarla con della farina e inciderla a grata con una lametta o un coltello ben affilato.
Farla riposare per un altro quarto d’ora, quindi cuocerla in forno statico preriscaldato a 220° per 40 minuti circa. Se la crosta della pagnotta tartaruga colorisce troppo, abbassare la temperatura a 200° senza aprire assolutamente lo sportello del forno.
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Cosa intendi x farina tipo 1
è un tipo di farina che si chiama proprio così. È meno raffinata della 00 e quindi più salutare
grazie
Ciao Paola,
qui in Belgio c’è un’altra classificazione della farina, che va secondo l’utilizzo che se ne può fare. Ho quindi utilizzato la farina bianca bio per il pane e sono stata contentissima del risultato. Questo pane somiglia molto a quello che in Veneto, di dove sono originaria, chiamiamo pane pugliese… Grazie mille per la ricetta!
Grazie a te Emanuela 😉