Ok, prima di parlare della tradizione della ricetta, da dove viene, ecc vorrei parlare di quanto è strabiliante e magica questa preparazione. In forno entra un liquido formato più che altro di latte e esce una specie di panino, alto, ben colorato WOW. Lo yorkshire pudding viene solitamente utilizzato come contorno in piatti tipo arrosti, in cui gli inglesi servono sempre a parte i succhi di cottura che vengono assorbiti perfettamente da questo “pane”. Oltre a darvi la ricetta tradizionale salata, vi darò anche un paio di accorgimenti per renderla dolce, da riempire con la vostra crema preferita o addirittura con del gelato. Ma prima qualche cenno storico: prime tracce della ricetta dello Yorkshire Pudding si hanno nel 1737 nel nord dell’Inghilterra, nella pubblicazione “The whole duty of a woman”. Nel 2008 la royal society of chemestry ha stabilito che uno yorkshire pudding può essere chiamato tale solo se supera i 4 pollici/10 cm di altezza, e noi ci proviamo!
Ingredienti:
- olio per friggere
- 225ml di latte
- 100g di farina
- 3 uova
- 1 pizzico di sale
- 1 pizzico di pepe
Scaldare il forno a 220°C ventilato. Una volta caldo prendere una teglia da muffin, versare dell’olio per friggere alla base e mettere in forno per fargli raggiungere la temperatura. Nel frattempo preparare l’impasto mischiando il latte, con la farina, le uova, 1 pizzico di sale e 1 di pepe. Quindi togliere la teglia da muffin e versarci dentro rapidamente il composto di latte. L’olio è ben caldo quando versandoci il latte farà lo stesso suono che fa quando si frigge in padella. Quindi rimettere la teglia in forno per 20 minuti, finchè saranno ben dorati. Sono da mangiare ben caldi, se invece si devono usare dopo qualche ora, basterà rimetterli in forno caldo per qualche minuto.
Entrano così:
Escono così:
WOW!
La versione dolce è molto semplice perché basta sostituire il sale e il pepe con 1 cucchiaio di zucchero. Una volta tolto dal forno riempire con del gelato o con una crema, tipo pasticcera, al cioccolato o nel mio caso la crema inglese che sicuramente faremo più avanti. Servire caldo o freddo a seconda del ripieno che avete scelto.
