Pastiera – Campania

Anche se non sono napoletana, la Pastiera è un dolce pasquale che sulla mia tavola non può mai mancare. L’ho preparata per la prima volta 5 anni fa e lì fu subito amore. Io la preparo con la ricotta vaccina anziché con quella di capra perché la preferisco ed ha un sapore più delicato però la ricetta originale prevede quella ovina. Come spesso accade per le ricette delle feste, anche questa torta ha una storia antichissima.  La leggenda narra che questo dolce nacque quando le mogli dei pescatori lasciarono nella notte sulla spiaggia ceste con ricotta, frutta candita, grano, uova e fiori d’arancio come offerta per il mare affinché i loro mariti tornassero sani e salvi a casa. Tornate in spiaggia il giorno dopo notarono che insieme ai loro mariti di ritorno, i flutti avevano mischiato gli ingredienti così nelle ceste c’era una torta. Questo dolce accompagnava le offerte votive di latte e miele durante le cerimonie pagane di celebrazione per la Primavera e anche durante i primi riti cristiani. Infatti l’acqua di fiori d’arancio è proprio l’annuncio della primavera! La versione moderna, come spesso accade, fu messa a punto in un monastero napoletano, in particolare famosa divenne la versione delle suore di San Gregorio Armeno. Un aneddoto narra che Maria Teresa D’Austria, moglie di re Ferdinando II di Borbone cedette all’insistenza del marito ghiottone e assaggiò una fetta di pastiera e sorrise per la prima volta in pubblico, Ferdinando scherzò dicendo “Per far sorridere mia moglie ci voleva la Pastiera, ora dovrò aspettare la prossima Pasqua per vederla sorridere di nuovo”. La tradizione vuole che si prepari il giovedì Santo per poi essere mangiata il giorno di Pasqua.

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Ingredienti per la pasta frolla:

  • 1 uovo e 1 tuorlo
  • 250g di farina
  • 100g di zucchero
  • 150g di burro o strutto
  • 1 pizzico di sale

Ingredienti per il ripieno:

  • 300g di ricotta di capra (so che non è la stessa cosa ma io uso quella vaccina più delicata)
  • 200g di zucchero
  • 200g di grano cotto
  • 70g di canditi di cedro e arancia
  • 15g di burro o strutto
  • 3 uova
  • 50mL di latte
  • acqua di mille fiori q.b.
  • scorza di 1 limone
  • vaniglia

La frolla è sempre quella: impastare tutti gli ingredienti cercando di non lavorarla troppo, formare una palla, rivestirla di pellicola trasparente e farla riposare in frigorifero almeno 1h. Stendere 2/3 di impasto sottile e rivestire una tortiera imburrata e infarinata. Con la parte rimasta tagliare delle striscioline. La pasta dovrà avere più o meno uno spessore di 5mm. Ora il ripieno, bè io il grano lo prendo già cotto ma volendo lo si può preparare in casa, per ogni 500g di grano cotto servono 5l di acqua bollente in cui cuocerlo e circa 2 ore di cottura. Resiste in frigorifero anche per 1 settimana. Quindi unire al grano la ricotta, il burro, il latte, lo zucchero, le uova, la vaniglia, l’acqua di fiori di arancio, la cannella, la scorza e i canditi. Amalgamare. Versare nella teglia sulla frolla e decorare con le strisce a grata, se volete spennellate il tutto con un tuorlo. Infornare in forno caldo 180°C per almeno 1h e mezza. Aspettare 3 giorni, se si riesce, prima di mangiarla!

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