Hot Cross Buns – Gran Bretagna

Gli hot cross buns sono forse il cibo inglese con più storia e leggende di tutti gli altri. Sono dei panini dolci che si distinguono da altri buns per la croce disegnata in superficie, si è soliti prepararli per Pasqua, o meglio per il Venerdì Santo, anche se le loro origini sono pagane. C’è tanto da raccontare oggi ma cercherò di essere poco prolissa. Gli hot cross buns nascono come tributo a Eostre, dei Sassone della luce. Eostre si festeggiava con un mese di celebrazioni in primavera quando la luce torna a vincere le tenebre dell’inverno. E proprio dal nome “Eostre” deriva “Easter”, Pasqua in inglese. Comunque, durante queste celebrazioni, venivano offerti panini agli dei che già avevano una croce disegnata, la croce rappresentava le 4 fasi della luna. Inoltre la croce era già da tempo un simbolo celtico, che rappresentava l’incontro della linea della terra con quella del paradiso, l’umano e il divino. Nel 782 d.C. i cristiani ebbero la meglio sui pagani in Inghilterra e così riutilizzarono questo rito dei buns a Pasqua, anche perché la croce disegnata rientrava perfettamente nel simbolismo cristiano, croce dove Cristo venne crocifisso. Però il vero e proprio hot cross bun come lo conosciamo noi nacque nel 1361 dalle mani di un monaco anglicano, Padre Thomas Rocliffe, che durante il Venerdì Santo distribuì ai poveri giunti al monastero di St Albans dei panini speziati con una croce disegnata sopra. L’idea divenne popolare e quindi vennero preparati anche negli anni successivi tenendo però la ricetta segreta. Durante il regno di Elisabetta I d’Inghilterra (1592) venne proibita la vendita di questo pane ad eccezione dei funerali, del Venerdì Santo e del Natale, perché troppo sacro per i giorni “normali”. Quindi il pane veniva preparato principalmente nelle cucine di casa con la possibilità però di farsi scoprire e dover consegnare tutto alle autorità. Ora la preparazione e l’uso di questi panini è diffusissimo e non solo in Gran Bretagna anche nei paesi di tradizione anglosassone come Australia, Nuova Zelanda, Stati Uniti e così via… Il metodo tradizionale per fare la croce prevedeva l’uso della pasta brisè invece oggi si usa il metodo pastella molto più rapido. Molte superstizioni e leggende sono legate agli hot cross buns, infatti, prendete nota che possono sempre servire, mangiare un Hot Cross Bun il Venerdì Santo protegge per l’anno successivo da naufragi; se appeso in cucina e cambiato di anno in anno, protegge da incendi e aiuta ad avere pane sempre perfetto e non bruciato; donato ad un malato gli porta una pronta guarigione; protegge dalle muffe nella farina ed è di buon auspicio per il raccolto;  il panino dell’anno precedente rimasto appeso veniva utilizzato come medicina miracolosa e poi c’è il mio mito preferito: condividere un hot cross bun con qualcuno assicura l’amicizia vera per l’anno successivo: “Half for you and half for me, Between us two shall goodwill be”.  E quindi proviamoci sperando che almeno uno tra questi miti possa realizzarsi!

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Ingredienti per 12 buns:

  • 300mL di latte
  • 500g di farina forte + 75g per la croce
  • 75g di zucchero
  • 5g di sale
  • 7g di lievito secco oppure 25g di lievito fresco
  • 50g di burro
  • 1 uovo sbattuto
  • 150g di uvetta
  • scorza di 1 arancia tritata
  • scorza di 1 limone tritata
  • 1 mela tritata
  • 2 cucchiai di cannella
  • olio di semi q.b.
  • marmellata di albicocche q.b.

Io consiglio di usare l’impastatrice che è sempre comoda ma anche a mano è fattibile. Unire la farina, lo zucchero, il sale, il lievito, il burro a temperatura ambiente e l’uovo e iniziare a lavorare. Lentamente aggiungere il latte tiepido fino a che si formerà un’impasto morbido e appiccicoso. Quindi aggiungere le uvette reidratate, la scorza, la mela a dadini piccoli, la cannella. Continuare a lavorare per altri 5 minuti finché il composto sarà elastico. Quindi lasciare lievitare per 1h in una ciotola oliata e coperta. Dividere in 12 pezzi uguali e arrotondare ogni pezzo aiutandosi con della farina. Posizionare i panini in una teglia  rivestita di carta forno ma non troppo lontani l’uno dall’altro perché in cottura dovranno toccarsi appena. Lasciare lievitare un’altra ora. Per la croce preparare una pastella densa con i 75g di farina e qualche cucchiaio d’acqua, con una sac à poche formare la croce. Cuocere in forno caldo 220°C statico o 200°C ventilato per 20-25 minuti. Quando ancora i panini sono tiepidi spennellarli con della marmellata di albicocche per renderli lucidi. Separarli una volta freddi a mano.

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