Bombe Alaska Flambè

Il Baked Alaska o Bombe Alaska venne creato nel 1867 dallo chef Charles Ranhofer per festeggiare l’acquisizione dell’Alaska da parte degli Stati Uniti. E’ una torta con base di pan di spagna, uno strato di gelato ghiacciato e uno di meringa da cuocere subito prima di servire. Negli anni 70 tornò di moda grazie alla sua versione flambé. In Italia non ne avevo mai sentito parlare. Ho scoperto questa ricetta grazie ad un amico che è stato in australia e l’ha assaggiata lì. Bene. Mi piace sfidare me stessa e devo dire che questa ricetta è molto “tricky”, molto complicata perché è una ricetta perfetta per l’estate ma si deve maneggiare il gelato che quindi si scioglie con più rapidità, e bisogna cuocere la meringa sul dolcetto quando sotto c’è il gelato che quindi rischia di squagliarsi e rovinare tutto. Essendo che sono i giorni più caldi dell’anno, e che non ho attrezzature professionali con cui preparare le Bombe Alaska mi sono fatta furba: ho deciso di non preparare una torta grande ma tante monoporzioni nelle forme dei muffin. Una volta pronta la base di gelato non l’ho ricoperta direttamente con la meringa ma l’albume montato l’ho messo sul retro delle formine così da spostarlo dopo. Insomma un po’ di trucchetti che mi hanno però permesso di avere in tavola un ottimo dolce.

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Ingredienti base di pan di spagna: 

  • 2 uova
  • 50g di zucchero
  • 50g di farina

Ingredienti cuore di gelato:

  • 200g di gelato alla panna
  • 200g di gelato alle fragole

Ingredienti meringa:

  • 8 albumi d’uovo
  • 150g di zucchero

Ingredienti bagna per il flambé: 

  • 2 bicchieri di liquore (brandy)

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Sì, già vedendo gli ingredienti ci si può spaventare ma affrontando ogni livello con calma si riesce ad arrivare in fondo non stressati, ok, stressati pochissimo… Riporterò sia i passaggi per le monoporzioni e i trucchetti che ho osato io ma anche la ricetta originale che magari questo inverno proverò a fare anche io.

Per prima cosa ricoprire le forme dei muffin con della pellicola trasparente che servirà per estrarre il gelato senza problemi. Quindi con il gelato un po’ morbido fare uno strato di gelato alla panna e uno di gelato alla fragola nelle formine. Mettere in freezer. Nel frattempo preparare il pan di spagna montando le 2 uova con lo zucchero e una volta spumoso aggiungere la farina. Stendere in una teglia con un altezza di 5mm e cuocere in forno caldo 200°C per 12 minuti. Togliere dal forno e tagliare dei tondi da mettere sopra i 2 strati di gelato in freezer. Questi passaggi iniziali si possono anche fare con una tortiera unica, meglio una forma tonda o da budino. Quando si sarà rassodato il gelato si potranno girare tortine così da avere alla base il pan di spagna e da liberare la teglia da muffin per i prossimi passaggi. Montare a neve fermissima i bianchi d’uovo con lo zucchero. Ora, la ricetta originale dice di spalmare il composto sulle tortine/sulla torta, rimettere in freezer, accendere il forno con il grill e cuocere il tutto fino a che le punte delle meringhe saranno dorate (6 o 7 minuti), o evitare il grill e usare un cannello e rimettere in freezer fino al momento di servire. Io con questo caldo, non mi posso permette di togliere dal freezer il gelato perché si scioglierebbe ancora prima di raggiungere il forno quindi giro la teglia dei muffin, ricopro di carta forno e spalmo la meringa sulle forme dei muffin al contrario e quindi griglio.  Poi sposterò ogni “cappello” sulla sua tortina. Il flambé: scaldare poco l’alcool, quindi portare in tavola le torte e fare il grande effetto: un cucchiaio/mestolo a manico lungo pieno di liquore, gli do fuoco con un accendino a punta lunga (FATE ATTENZIONE è PERICOLOSO) e verso quel liquido sulla tortina. Una volta bruciato tutto l’alcool il fuoco si spegnerà. ATTENZIONE AL FLAMBé: se lo fate per la prima volta e non siete tanto esperti ci sono delle accortezze da evitare, tipo dar fuoco ai liquori lontano dalle persone, non dare fuoco all’intera pentola ma ad un cucchiaio per volta, attenzione anche al modo con cui si da fuoco cioè accendino lungo o fiammifero lungo. Un’altra piccola cosa da fare è evitare di servire la torta in piatti di plastica o di carta.

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Bene dopo tutto questo gran lavoro… buon appetito!

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