Torta al Testo Umbra

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Qui in Umbria non c’è famiglia che non abbia la propria ricetta della torta al testo e quasi sicuramente un testo storico che ne ha viste di tutti i colori. 🙂 Ma quando sono arrivata qui e sentivo parlare della torta al testo mi chiedevo cosa fosse, poi un giorno un morbido pane cotta sul testo mi ha illuminato. 🙂 Il testo in questione è una specie di padella di ghisa, pesantissima, che si fa scaldare sul fuoco o sul gas e che dà vita ad un pane morbidissimo che raggiunge i massimi livelli di bontà se farcita. Grazie alla forma rotonda che assume, questo pane viene chiamato “torta” e si divide in tanti spicchi golosi. ;). Nella ricetta tradizionale non c’è il lievito, ma la bustina di idrolitina, in questa versione però, seguendo i preziosi suggerimenti della mia collega Michela ho aggiunto il lievito di birra. Decisamente più morbida e soffice. ;)Prima Gli altri ingredienti? Solamente acqua, farina e un pizzico di sale. Quando la semplicità trionfa. 🙂 Consigli per l’uso: farne in grande quantità perchè sparisce velocemente 😉 e farcirla con tutto ciò che più ci piace. Starà bene con tutto, verdure e affettati, ma anche nutella, però una delle accoppiate vincenti è con verdure ripassate e salsiccia. 🙂 Che dire, una torta tira l’altra. 😉 Ah, dimenticavo, per chi volesse gustare questa bontà ma è sprovvisto del testo in ghisa, andrà benissimo una padella antiaderente per crepes. 😉 NOn gli si potrà dire di no. 🙂 🙂

Ingredienti: (per 2 torte di 20-22 cm)
500 g di farina 00
250 g di acqua
1 cubetto di lievito di birra fresco da 25 g o 1 bustina di lievito secco
1 pizzico abbondante di sale

1. In una ciotola o nella ciotola della planetaria versare l’acqua tiepida e sciogliervi dentro il lievito di birra.
2. Aggiungere la farina e cominciare ad impastare. Quando l’acqua sarà stata assorbita quasi del tutto dalla farina aggiungere il sale.
3. Impastare bene fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Lasciar lievitare 2 ore in un luogo caldo e riparato da correnti d’aria.
4. Trascorso questo tempo, riprendere l’impasto, dividerlo in due panetti di egual peso e con il mattarello stendere ogni panetto per formare due dischi di circa 20-22.

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5. Coprire i dischi con un paio di strofinacci e lasciar riposare ancora un mezz’ora. Fare molta attenzione alla temperatura della cucina. Quando le ho preparate a casa di mia madre, la finestra aperta ci ha giocato un brutto scherzo, compromettendo la seconda lievitazione. In caso di una temperatura un pò troppo fresca, per dare calore e far fare la seconda lievitazione, posizionare delle lampade sul tavolo di lavoro, puntando la luce (e quindi il calore della lampadina), sulle torte.
6. Dopo quest’ultima fase di lievitazione, è ora di cuocerle. Scaldare il testo o la padella per crepes sul fuoco a fiamma media. Quando sarà calda mettere la torta e lasciare qualche minuto. Il lato a contatto con la padella deve colorirsi e diventare bronzato, l’altro lato si gonfierà. Girare la torta e far cuocere anche l’altro lato.

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Gustare calda farcita o anche come pane. Si può anche congelare e scongelare all’occorrenza, ponendola nella bistecchiera o nel tostapane. 😉


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