Frutta: le varietà più belle e strane al mondo

Frutta: le varietà più belle e strane al mondo.

Il Kiwano

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Il kiwano è un frutto originario dell’Africa.

 

Il kiwano è un frutto originario dell’Africa. Utile per il sistema immunitario e per quello circolatorio, è un’ottima fonte di oligoelementi, specie il magnesio, il calcio, il potassio e il ferro.

Il kiwano contiene 44 kcal ogni 100 g.

Come si mangia

Benché in molti paesi africani venga cucinato tutto intero (arrostito o bollito con altre verdure), il kiwano è ideale per un consumo fresco. Per aprire a metà la buccia è indispensabile fare attenzione e munirsi degli strumenti adatti, soprattutto per non pungersi con le spine. La polpa può essere aggiunta ad insalate, creme, yogurt, macedonie, eccetera. Aggiungervi un cucchiaino di sale o zucchero o succo di limone o aceto si esalta il sapore della frutta.

 

 

 

Cherimoya

 E' un frutto tropicale originario dell’America Latina
E’ un frutto tropicale originario dell’America Latina

E’ un frutto tropicale originario dell’America Latina. Pesa circa 400 grammi. Somiglia ad una pigna o una grossa fragola con la buccia vellutata. E’ una frutta ricca di zuccheri (30% di glucosio, fruttosio e saccarosio), ma povera di grassi e vitamine. Le calorie sono circa 70-80 per 100 grammi di polpa. La polpa è bianca, butirrosa, profumata e fondente con semi simili a quelli dell’anguria. La fragranza richiama la banana e l’ananas.

 

La mano di Buddha

Il frutto cresce su piccoli alberi e cespugli dell'Asia, con particolare riferimento a Cina, Giappone e India del Nord
Il frutto cresce su piccoli alberi e cespugli dell’Asia, con particolare riferimento a Cina, Giappone e India del Nord

 

Si tratta di un agrume, per le precisione di una varietà di cedro i cui spicchi non si sviluppano nella maniera consueta, dando origine ad un frutto dalla forma tondeggiante, ma si diramano formando dei prolungamenti molto simili a delle dita. Per questo motivo la forma del frutto ricorda molto da vicino quella di una mano.

Il frutto cresce su piccoli alberi e cespugli dell’Asia, con particolare riferimento a Cina, Giappone e India del Nord.

Ciò che lo caratterizza, oltre alla forma, è un profumo delizioso che ricorda soltanto lontanamente quello degli agrumi. La sua fragranza è considerata così gradevole che il frutto viene utilizzato per profumare biancheria ed abiti all’interno di cassetti o di armadi. La sua buccia viene spesso lasciata fermentare oppure gustata dopo averla candita.

 

L’alchechengi

Si trova su tutto il territorio italiano ad eccezione di Puglia e Calabria.
Si trova su tutto il territorio italiano ad eccezione di Puglia e Calabria.

 

L’alchechengi può essere mangiato da solo crudo come un frutto, oppure può essere usato per decorare le insalate o i dolci e nelle macedonie, per crostate, sorbetti e gelati. Se seccati leggermente si possono mettere sott’aceto o in salamoia. Essendo molto ricco di pectina, si presta alla preparazione di confetture e gelatine e per fare marinate. L’alchechengi si può anche spremere per consumarne il succo. Si trova su tutto il territorio italiano ad eccezione di Puglia e Calabria.

 

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